Bobbio De Senectute“Si dice: alla fine tu sei quello che hai pensato, amato, compiuto. Aggiungerei: tu sei quello che ricordi. Sono una tua ricchezza, oltre gli affetti che hai alimentato, i pensieri che hai pensato, le azioni che hai compiuto, i ricordi che hai conservato e non hai lasciato cancellare, e di cui tu sei rimasto il solo custode (…) Che ti sia permesso di vivere fino a che i ricordi non ti abbandonino e tu possa a tua volta abbandonarti a loro”. Norberto Bobbio

La bellissima citazione di Norberto Bobbio, tratta dal De Senectute edito da Einaudi, ci deve fare riflettere. Perdere la memoria di ciò che siamo, significa troncare gran parte delle nostre radici. In un certo modo ci allontaniamo nel tempo da una parte di noi stessi. Anche per questo è importante curare la propria autobiografia. E non importa qual è la storia che in essa raccontiamo, infatti, non esistono storie giuste o sbagliate, belle o brutte, l’importante è raccontarle, fissarle su carta con delle parole. L’autobiografia è utile soprattutto per chi la scrive, potrà esserlo per chi la legge se la scrittura sarà scorrevole e attraente.

Per iniziare a elaborarla occorre prodursi in un tuffo nella memoria che ci permetta di fare ordine nei nostri ricordi andando a pescare anche tra quelli più dolorosi, che magari ci riportano all’interno di situazioni che abbiamo vissuto con difficoltà. Ma quelle storie ci hanno segnato, fanno parte di noi e hanno determinato scelte di vita che ci hanno portato in una direzione piuttosto che in un’altra. Occorre rivivere le storie e raccontarle con onestà, senza timidezze e senza curarsi del giudizio degli altri. Certo un tale lavoro di riflessione sulla propria vita porta inevitabilmente a fare dei bilanci che magari scopriamo diversi rispetto al passato, a riannodare fili interrotti. Si tratta di compiere un cammino coraggioso e onesto che contribuirà a farci stare meglio con noi stessi.

Tradurre i ricordi in parole scritte è un passaggio fondamentale. Si può scrivere solo  per sé, senza curarsi della forma, ma si può anche voler essere letti da amici e parenti, se non subito magari a futura memoria, ed è anche lecito avere un’ambizione ancora più alta, quella legata a un’eventuale pubblicazione. In questo caso è importante organizzare e dare una forma compiuta all’autobiografia, un’operazione non facile da portare a compimento per chi non ha l’abitudine di scrivere, ma risolvibile con l’aiuto di un bravo ghost writer.

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