Franzen-Zona-DisagioSapere che una certa cosa era condannata a finire eppure cercare allegramente di salvarla: era una caratteristica di mia madre. Avevo finalmente cominciato ad amarla verso la fine dei suoi giorni, quando viveva sola e stava subendo un anno di chemio e radioterapia. … I suoi ultimi dieci anni di vita, che cominciarono con la demenza di mio padre e terminarono con il suo cancro al colon, furono una mano sfortunata che lei giocò da vincitrice”.

L’impianto autobiografico di Zona disagio (titolo originale The Discomfort  Zone, 2006) edito da Einaudi, racconta della vita del giovane Franzen fino ai quarant’anni mettendo a fuoco l’arco temporale dell’adolescenza, il rapporto con i fratelli, quello più complesso e contrastato con i genitori, il difficile passaggio all’età adulta che porta con sé il desiderio di diventare indipendente, i primi amori e la scoperta della passione per la lettura e la scrittura. Tutto ciò passando attraverso la vendita della casa dei genitori, dopo la morte della madre, l’apprendimento del tedesco e la passione per il bird watching, in una Zona disagio in cui la memoria ridisegna gli eventi elaborati nel ricordo in modo spesso ironico e al contempo commovente. Da leggere per conoscere meglio l’autore de Le correzioni.

 

 

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