Avevo una storia da raccontare. Se avrete la pazienza di leggerla fino alla fine, capirete perché l’ho scritta, benché significasse dividere una parte intima e profonda della mia vita con un gran numero di persone, per la maggioranza a me sconosciute.”

Un’autobiografia che è libro di viaggio, un libro sul coraggio e sulla sopravvivenza scritto da una donna piena di passione. Kuki Gallmann ha iniziato a sognare l’Africa da bambina a Venezia, da adulta riesce ad andarci e con Paolo, il secondo marito, costruisce lì la sua famiglia e la casa che l’accoglie, un grande ranch vicino a Nairobi. Quando la morte le strappa Paolo, Kuki resta sola con un figlio quattordicenne e una bambina in arrivo. Poi il morso di un serpente le porta via anche il ragazzo. Ma Kuki ha ancora la forza di lottare per creare la Gallmann Memorial Foundation per la salvaguardia della natura, in nome del marito, del figlio, del comune grande amore per la terra africana.

Sognavo l’Africa (Mondadori) sembra un romanzo, ma è la storia vera di una donna eccezionale. Un racconto esemplare di amore immenso e di straordinario coraggio.

 

 

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