Il manoscritto (sarebbe corretto chiamarlo dattiloscritto, ma questa parola, tutta spigoli, non mi piace) è completo, la scrittura è conclusa e l’uscita del libro è prevista per il 2015. Anacostia, questo il titolo provvisorio, è un memoir che racconta la storia di Renato Tormenta. La genesi di questo testo è di per sé particolare. Ho conosciuto Renato Tormenta perché era alla ricerca di qualcuno che l’aiutasse a mettere su carta la storia della sua vita e sono diventata la sua ghost writer. Da quell’incontro è nata un’amicizia che ambedue consideriamo preziosa e va oltre la scrittura del libro. In questo lavoro per me la soddisfazione è doppia: il narratore ha voluto affiancare il mio nome al suo permettendomi di uscire dalla dimensione di scrittore fantasma per investirmi del ruolo di scrittore in chiaro. Scrivere il libro insieme è stata un’avventura entusiasmante e lo è anche seguire l’iter di pubblicazione tuttavia, come sempre per chi scrive, dopo l’ultima pagina restano il dolore del distacco da una storia con cui si è convissuto per lungo tempo, la nostalgia per i personaggi del libro di cui ho condiviso le vicende. Con loro ho sofferto e festeggiato, per alcuni ho fatto un tifo sfrenato, qualcuno non lo potevo soffrire e, tuttavia, perfino lui adesso mi manca. Perché quella che abbiamo scritto a quattro mani è davvero una storia emozionante e coinvolgente che si basa su delle vicende reali e si legge tutta d’un fiato.

Di questa esperienza di scrittura Renato Tormenta dice: “Quando ho dato avvio al progetto della mia autobiografia in collaborazione con Susanna non avevo idea di ciò che mi aspettava e tantomeno potevo ipotizzare un’evoluzione così positiva del nostro rapporto attraverso la narrazione e la scrittura. Scrivere questo libro mi ha cambiato, ripercorrere la mia vita attraverso la narrazione mi ha permesso di conoscermi meglio. Con nessuno sono riuscito a creare un dialogo tanto intimo così come è avvenuto con la mia ghost writer. Il risultato è un libro bellissimo”.

N.B. Il titolo definitivo è cambiato da Anacostia a La regola dell’eccesso.

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