Ho scoperto Tribook, grazie ad Anita e Alice, de la Corteccia, un’attrezzatissima libreria Doc milanese dove di recente ho avuto il piacere di presentare un mio libro, La regola dell’eccesso. Le libraie mi hanno spiegato di avere aderito a questa nuova piattaforma distributiva per poter essere ancora più vicine ai clienti con la formula del “libro a km 0”. Una novità che è un segno concreto di cambiamento. Per saperne di più mi sono messa in contatto con Michela Gualtieri, co-fondatrice e CEO della piattaforma Tribook.
Ci siamo date appuntamento al Gogol’Ostello, un bar-caffè letterario molto carino in zona Sempione a Milano. Siamo arrivate insieme, Michela ha un sorriso che ti conquista e un’aria riservata che non mi aspettavo, ma rompere il ghiaccio è stato facile.

Entro subito in argomento. Definizione di Tribook, prego.
Tribook è una piattaforma che permette di cercare il libro che si desidera attingendo a ciò che hanno in magazzino le librerie di città, per il momento è attivo su Milano, ma contiamo di espanderci in altre città. Verificato online in quale negozio sia disponibile il titolo voluto, il lettore potrà decidere se andare a ritirarlo di persona o se farselo portare a casa. La consegna avviene in giornata e il mezzo utilizzato per il recapito è la bicicletta.

Il servizio è in funzione da pochi mesi, di sicuro è presto per fare un primo bilancio. In ogni caso quali sono le prime impressioni? Come sta andando?
Partiti a febbraio, siamo pienamente operativi solo da giugno. Nella fase iniziale abbiamo dovuto verificare la funzionalità del sistema che ha richiesto un notevole sforzo per l’adeguamento ai gestionali di ciascuna delle librerie aderenti. Posso dire che l’idea di Tribook, che punta a far convergere lettori e librai indipendenti in un rapporto di acquisto/vendita “eco-sostenibile”, ha conquistato l’attenzione di molti operatori del settore e abbiamo verificato che piace ai lettori.

Anche gli editori posso vendere attraverso il sito o lo possono fare solo le librerie?
Con il nostro progetto vogliamo dare valore alle librerie indipendenti presenti sul territorio. I negozi aderenti a Tribook possono non solo vendere i titoli che hanno fisicamente a magazzino, ma anche promuovere i loro eventi attraverso pagine dedicate all’interno della nostra piattaforma. Per il momento hanno aderito a Tribook sette librerie milanesi. Insieme abbiamo superato la fase di rodaggio del sistema, perfezionato il metodo. Entro fine anno contiamo di avere con noi una ventina di librai.

Parliamo di self-publishing e e-book. Com’era prevedibile, adesso si stanno proponendo con il self-pub anche libri di qualità e ci sono autori già pubblicati con case editrici che ora sposano questa formula, preferendo operare in autonomia. Alcuni librai valutano la proposta e, nel momento in cui sono convinti della qualità del prodotto libro, lo inseriscono a catalogo. Voi di Tribook che posizione avete la riguardo?
Il self publishing sta crescendo anche in qualità e noi non abbiamo alcuna preclusione al metodo, anzi. Le librerie hanno un’occasione in più per ampliare il loro catalogo con titoli prodotti attraverso il self-publishing e selezionati secondo i loro criteri. Noi ci proponiamo sempre come canale integrativo per la distribuzione della libreria, al servizio del lettore che può scegliere in autonomia anche tra i libri autopubblicati, valutati di qualità dal libraio. Ci rendiamo conto che il settore è in evoluzione, per certi versi stiamo attraversando un territorio inesplorato e il futuro resta tutto da costruire. Esiste però un punto fermo: le librerie che offrono un catalogo ben selezionato con la possibilità di consegne immediate e comode per il lettore, avranno una marcia in più.

Parlando di un futuro abbastanza prossimo, in prospettiva come avverrà la distribuzione dei libri al lettore? Solo attraverso le piattaforme online, per chi è abituato a comperare in rete, e presso le librerie indipendenti, per chi ama avere il libraio di zona di riferimento che consiglia e presenta gli autori? In questo modo resteranno indietro le librerie di catena.
Occorre essere in grado di fornire in poche ore ciò che gli altri non danno, magari quel titolo introvabile anche su Amazon cui è difficile avere l’accesso. I librai di Tribook possono soddisfare la richiesta. Consiglio loro di proporre anche una comunicazione integrata tra il web e il canale fisico attraverso le presentazioni in libreria, promuovendo momenti d’incontro tra lettori e autori. Nel web occorre puntare su valori a argomenti interessanti per la community di riferimento e alimentare in modo continuo le discussioni. La combinazione di questi due elementi è l’unica strada per fidelizzare la clientela.

In futuro sarà possibile favorire anche la diffusione degli ebook attraverso le librerie o in altro modo?
Le potenzialità del digitale non sono ancora state del tutto comprese, forse salvo che per la scolastica. Il primo passo resta il superamento delle barriere d’accesso al digitale. Serve l’unificazione dei formati, basta epub, mobi, pdf… mettono in difficoltà l’utente. Quando questa rivoluzione sarà compiuta ne potremo riparlare.

Nella foto Michela Gualtieri.

Note su Tribook
Il progetto è stato sviluppato nell’ambito del percorso Dr. Start-upper, promosso dall’Università Cattolica e dalla Camera di Commercio di Milano (novembre 2013/marzo 2014), risultando tra i tre progetti premiati come più promettenti dalla giuria finale di investitori e business angels. A ottobre 2014 Tribook è arrivato in finale per la business plan competition Startcup Lombardia, nella categoria ICT e Servizi. A novembre 2014, Tribook è stato presentato a LibrInnovando Awards, nell’ambito di Bookcity Milano, aggiudicandosi il terzo posto ed è tra i 12 finalisti del bando Innovazione Culturale di Fondazione Cariplo, in fase di incubazione presso Make a Cube a Milano.

Librerie aderenti in Milano ad oggi, tutte indipendenti:

Archeobooks
Bistrò del tempo ritrovato
Corteccia
Don Durito
Il Trittico
Libreria del Convegno
Libreria Popolare di via Tadino

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