Odio le pompe self service, per questo stamattina ero alla ricerca di un benzinaio in carne e ossa, insomma il cosiddetto Servito. Mentre vagabondavo, rischiando di ritrovarmi del tutto a secco, ho svoltato in una via che non conoscevo. Sui lati c’era una squallida infilata di capannoni industriali, qualcuno in evidente stato di coma per via della crisi: vetri rotti, pluviali penzolanti, cortili sporchi.
Il posto ideale per tentare il suicidio durante un attacco acuto di depressione.
Procedevo svogliata, la Smart era meno convinta di me di riuscire a trovare un distributore aperto in mezzo al panorama di cubi grigi. Quello stradone derelitto mi ha riportata in mente un libro, Il condominio di J.G.Ballard. Non c’entrava molto con il panorama che avevo intorno, eppure l’incipit mi ballava dentro la testa come un retropensiero molesto: “Era trascorso qualche tempo e, seduto sul balcone a mangiare il cane, il dottor Robert Laing rifletteva sui singolari avvenimenti verificatisi in quell’immenso condominio nei tre mesi precedenti”.
Che stessi per rimanere a secco proprio lì, con il rischio che la mia vita entrasse in “una dimensione più sinistra”? Cominciavo a sentirmi agitata, io credo che ci sia qualcosa di vero nelle pre-mo-ni-zio-ni. Volevo trovarmi in una strada più trafficata, magari imbottigliata in una coda.
Avevo appena deciso di fare inversione e levarmi di torno quando mi sono sentita osservata. Ho inchiodato.
I musi giganti di quattro cani bellissimi mi guardavano dal muro di cinta di una fabbrica. Un murale con i miei soggetti preferiti: cani di razza e meticci dagli occhi profondi, capaci di intuire di te più di quello che tu riuscirai mai a capire di loro. Com’era possibile che qualcuno avesse deciso di lasciare simili capolavori nel vuoto di un’area che viveva, o forse sopravviveva, per poche ore ogni giorno, solo il tempo di chi la frequentava per lavoro?
Sono scesa dall’auto per leggere la targhetta del portone. Proprietà privata, c’era scritto e niente altro.
Ma i cani dipinti lì fuori erano di tutti, per tutti.
Soprattutto miei.
Sono rimasta a fissarli, appoggiata alla Smart, dopo qualche minuto sono ripartita, di sicuro avrei trovato un benzinaio aperto al Carrefour.

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