È di questa mattina la scoperta di una nuova recensione de La regola dell’eccesso fatta da Maria Nunzia Assunta D’aquale. Vi dico quali reazioni ha suscitato in me? Vabbé, confesso: ho cercato un pezzo dei miei tempi e mi è saltato fuori Grease-You’re the one that I want. Ho deciso che aveva il ritmo giusto e l’ho messo a palla, poi ho cominciato a zompare per tutta la casa. Adesso ho le giunture che scricchiolano, ma sono troppo felice. Mentre mi riprendo (forse mi ci vorrà un Voltaren) chiamo Tormenta. Tra l’altro Nunzia ha scritto: “Sicuramente una delle storie più belle che ho letto ultimamente, e lo consiglio a chi ama indagare l’animo umano in tutte le sue sfaccettature, a chi ama il dramma e le contraddizioni a chi vuol riflettere e non solo trovare puro diletto nell’esperienza di lettura.” Che altro possiamo volere dalla vita? Renato non so, ma io mi accontento, eccome! La ghost writer ringrazia, un bellissimo riconoscimento.

Qui il link alla recensione https://negliocchienelcuore.wordpress.com/2016/02/05/recensione-la-regola-delleccesso/

Qui il testo integrale:
Ho letto la versione ebook di questa biografia e la prima cosa che vorrei sottolineare riguarda proprio l’aspetto meramente tecnico. Innanzitutto credo che gli autori abbiamo saputo sfruttare pienamente le possibilità che offre la pubblicazione in digitale, ovvero introducendo all’interno dell’ebook degli spunti iconografici, attraverso l’inserimento di alcune immagini e link a contenuti musicali che il lettore ha la facoltà di attivare attraverso il proprio dispositivo di lettura. Vorrei focalizzare l’attenzione proprio su questa idea, che ritengo una vera e propria rivoluzione nell’ambito dell’editoria digitale che purtroppo pochissimi autori fino a ora hanno saputo cogliere. La creazione di ebook interattivi è in effetti una delle caratteristiche primarie di questo formato e spero che in futuro sarà un percorso seguito da altri scrittori, La regola dell’eccesso rappresenta per me un precursore, un esempio da seguire.

Riguardo al contenuto mi vorrei soffermare innanzitutto sulla struttura narrativa del romanzo. Si tratta di un brillante esempio di biografia, con un ritmo sincopato, drammatico e con numerosi spaccati di vita quotidiana inerenti sia alla realtà prettamente italiana che di altre località straniere. Il protagonista della storia è il viaggiatore per eccellenza, ma non rappresenta quel percorso narrativo quello che in letteratura viene definito Il viaggio dell’eroe, che affronta indomito tutte le difficoltà, le supera e alla fine ne esce vincitore. Si tratta piuttosto di un viaggio dell’antieroe, dello sconfitto, del perdente che viene continuamente sopraffatto dall’esistenza che lui stesso contribuisce a costruire. Leggendo questa storia ho provato molta rabbia, mi sono chiesta: possibile che una persona si riduca in questa maniera? Che pur essendo pienamente consapevole dei propri errori continua imperterrito sulla strada che porta all’autodistruzione? Si tratta di una storia vera, da quello che mi è parso di capire, e ciò rende questa vicenda ancora più drammatica. Non so se sia stata effettivamente scritta a quattro mani, oppure se gli autori rappresentano un connubio di mente e mano scrivente, tuttavia è una simbiosi ben riuscita. Difficile calarsi nei panni dell’altro e riuscire a raccontare le vicende, soprattutto quelle interiori. Si avverte nella scrittura questa tensione, che si sviluppa lungo tutto il corso narrativo, che aumenta, che arriva all’apice e che però, ogni volta, lascia uno spiraglio di speranza. Evidentemente, dietro questa sorta di autolesionismo psicologico, c’è nel profondo del protagonista il desiderio di andare avanti sempre e comunque, una sottile linea che lo separa dall’abisso e che alla fine gli farà ritrovare fiducia nel domani. Sicuramente una delle storie più belle che ho letto ultimamente, e lo consiglio a chi ama indagare l’animo umano in tutte le sue sfaccettature, a chi ama il dramma e le contraddizioni a chi vuol riflettere e non solo trovare puro diletto nell’esperienza di lettura. (Maria Nunzia Assunta D’aquale Blog Negliocchienelcuore)

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