Impariamo che la “normalità” non è affatto una cosa scontata. Così conclude la sua recensione Anna D’Auria per il blog Cultura al femminile. Il messaggio che Renato Tormenta voleva dare con La regola dell’eccesso è passato e io, che ho scritto questo romanzo autobiografico per lui, ne sono felice. La vita è complicata, misteriosa, imprevedibile e meravigliosa, possiamo cadere, rialzarci e ricadere, perfino precipitare. Ci sono errori che non riusciamo a evitare, l’importante è non arrendersi mai.

Qui il testo integrale:
«Cedere di nuovo, una ricaduta. Un fallimento definitivo e crudele
«Non accadrà. Non a te.»
Il senso di questo lungo racconto autobiografico è in queste poche parole che aprono il prologo.
Cosa diventa la vita quando per noia, per passione, per paura, si scivola nella zona grigia delle dipendenze?
Renato Tormenta, pseudonimo utilizzato per ovvi motivi, racconta la sua storia fatta di ricchezza, solitudine, dolore fisico, intuito, orrore per la vita e per sé stesso, coraggio, lealtà, amore immenso per il volo, per i viaggi, per la vita che continua nonostante gli errori.
Tormenta di errori ne ha commessi tanti, eppure è riuscito sempre a trovare una soluzione. È riuscito ogni volta a risollevarsi, trovando la forza nell’amore di una bambina, nell’affetto incondizionato di un fratello maggiore e nella venerazione di sua moglie. Ma dalle dipendenze non si esce mai veramente. Ci sono periodi di sobrietà che possono durare anche fino alla fine della vita, ma il pensiero di una persona dipendente resta per sempre diverso, la paura di una possibile ricaduta sempre in agguato.
Susanna De Ciechi è riuscita a rendere viva e mai noiosa questa storia. Una storia dura, difficile, che non scade mai nel pietismo, scritta in un italiano fluido che conduce per mano nel mondo di Renato e che con tutta le delicatezza possibile ci rende partecipi della sua lotta interiore. Grazie alla scrittura di Susanna, guardiamo il mondo attraverso gli occhi di Renato Tormenta. E come è cambiato lui, cambiamo noi: impariamo a riconoscere le grandi e piccole cose che la vita ci offre, a guardarle con gratitudine, perché nella vita la “normalità” non è affatto una cosa scontata. (Anna D’Auria)

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