“I morti non fanno più notizia. I giornali riprendono a malapena le note d’agenzia che segnalano l’ennesimo eccidio di donne e di bambini…” Così Giovanni Porzio inizia il capitolo dedicato al Burundi nel suo libro Cuore nero uscito nel 2001 e per certi aspetti attualissimo.
Cuore nero racconta tante realtà diverse eppure uguali che rappresentano la sofferenza dell’Africa, realtà che non conosciamo perché i media non ce le hanno raccontate e non l’hanno fatto perché la maggior parte di noi non vuole conoscere, sapere, capire. Ieri come oggi. Il libro è costruito sulla base di una serie di racconti ambientati in luoghi diversi come l’Algeria, il Burundi, Gibuti, la Somalia, il Sudan, il Congo. Dentro ogni storia, raccontata in forma diversa, lo scenario è spesso simile, una natura maestosa e implacabile, le bidonville e i campi profughi, i villaggi distrutti dalle guerre, le file interminabili di uomini, donne e bambini in fuga non si sa verso dove.  La scrittura è organizzata in modo disomogeneo eppure funziona, quasi non te ne accorgi, tanto questa prosa giornalistica diventa alta, sa prenderti e condurti per mano in luoghi che non avresti mai voluto visitare eppure esistono, dove prendono vita personaggi reali cui ti affianchi nella fuga, cercando di condividerne le emozioni.

“Una donna singhiozzava abbracciata al corpicino freddo del figlio. Si udivano lamenti sordi, incoerenti. C’erano malati in agonia e neonati con gli occhi e le narici pieni di muco, spettrali come scheletri d’uccelli.”

Giovanni Porzio racconta una sintesi di ciò che ha visto nel corso dei suoi viaggi in Africa e descrive i suoi incontri con profughi e capi di stato, guerriglieri e missionari, legionari e prostitute, avventurieri di ogni risma, cercatori di diamanti, medici e guaritori, altri giornalisti come lui. Ne trae delle storie bellissime, forse in pochi avranno il coraggio e la voglia di leggerle. Io credo che dovrebbe essere un dovere sapere ciò che non ci viene quasi mai raccontato.

“Decisi di andarmene. Il tempo volava e dovevo ancora cercare un posto dove passare la notte. Ma quando riattraversai il cancello dell’ingresso mi piombò di nuovo addosso l’odore della morte.”

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Cuore nero di Giovanni Porzio – Collana Traveller – Feltrinelli (giugno 2001)