Presso Spazio Oberdan Milano dal 2 al 7 maggio 2016 Fondazione Cineteca Italiana presenta un omaggio a Pablo Larrain: quarantenne cileno che, fin dal suo secondo film, Tony Manero, si è imposto all’attenzione internazionale come uno dei migliori registi contemporanei, dotato di una scrittura cinematografica intensa ed emozionante capace di approfondire e far riflettere su importanti temi civili ancora di assoluta attualità e urgenza. In programma Il club, Orso d’argento alla berlinale 2015; No – i giorni dell’arcobaleno interpretato dal divo messicano Gael Garcìa Bernal, il film che narra, in modo incredibilmente suggestivo e visivo, del referendum che nel 1988 detronizzò Pinochet; Tony Manero, sull’influenza che la cultura pop americana ha avuto sul mondo sudamericano e il dramma storico Post Mortem ambientato durante il colpo di Stato cileno del 1973.

Le schede dei film

Il Club R.: Pablo Larraín. Sc.: P. Larrain, Guillermo Calderón, Daniel Villalobos. Int.: Alfredo Castro, Roberto Farías, Antonia Zegers, Jaime Vadell, Alejandro Goic. Cile, 2016, 97’, v.o. sott. it.sacerdoti vivono insieme in una casa isolata, situata in una piccola città di mare. Ognuno di loro è lì per rimediare ai peccati del proprio passato. I quattro si muovono sotto l’occhio vigile della governante, Suor Mónica. Il fragile equilibrio del gruppo viene tuttavia compromesso dall’arrivo di un quinto uomo, anche lui di recente caduto in disgrazia, che riporterà a galla il passato che ognuno di loro pensava di essersi lasciato alle spalle. Gran Premio della Giuria al festival di Berlino 2015.

No – I giorni dell’arcobaleno R.: Pablo Larraín. Sc.: Pedro Peirano. Int.: Gael García Bernal, Alfredo Castro, Antonia Zegers, Jaime Vadell, Luis Gnecco, Pascal Montero. Cile/USA/Messico, 2012, 110’, v.o. sott. it.1988, il dittatore cileno Augusto Pinochet, messo alle strette dalle pressioni internazionali chiede un referendum sulla sua presidenza. I leader dell’opposizione convincono il giovane e sfrontato pubblicitario René Saavedra a condurre la loro campagna. Con poche risorse e costantemente sotto il controllo delle autorità, Saavedra e il suo team mettono in atto un audace piano per vincere le elezioni e liberare il loro paese dall’oppressione. Art Cinema Award alla Quinzaine des Réalizateurs del festival di Cannes 2012; candidato all’Oscar 2013 come miglior film straniero.

Post Mortem R.: Pablo Larraín. Sc.: P. Larrain, Mateo Iribarren. Int.: Alfredo Castro, Antonio Zegers, Jaime Vadell, Amparo Noguera, Marcelo Alonso. Cile/Messico/Germania, 2010, 98’, v.o. sott. it. 1973. Il paese è in subbuglio a causa del golpe, il governo Allende sta per essere rovesciato e la gente muore per le strade. Su questo sfondo si dipanano le vicende di Mario, 50enne impiegato di un obitorio, che alla scomparsa dell’amata vicina di casa decide di andare alla sua ricerca…

Tony Manero R.: Pablo Larraín. Sc.: Pedro Peirano. Int.:Gael García Bernal, Alfredo Castro, Antonia Zegers, Jaime Vadell, Luis Gnecco, Pascal Montero. Cile/Brasile, 2008, 98’, v.o. sott. it.del Cile, 1979. Nonostante il difficile contesto sociale creato dalla dittatura di Pinochet, Raùl Peralta è ossessionato da Tony Manero, il personaggio interpretato da John Travolta nel film La febbre del sabato sera, a cui ad ogni costo vuole assomigliare. Raùl mette in scena uno spettacolo di danza in un locale di periferia e ogni sabato sera, imitando il suo idolo, dà libero sfogo alla sua passione per la disco-music. Vuole anche partecipare a un concorso promosso da una trasmissione televisiva nella speranza di diventare una star del mondo dello spettacolo, cosa per cui potrebbe commettere ogni crimine. Intanto, intorno a lui, i suoi compagni di ballo sono controllati dalla polizia segreta. Miglior film, miglior attore protagonista (Alfredo Castro), premio Fipresci al Torino Film Festival 2008)

Immagine tratta da Tony Manero

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