La presentazione  di Tessa e basta che si svolgerà tra qualche ora a Varese,  avrà l’onore di un’introduzione prestigiosa, curata dallo scrittore e giornalista Mauro della Porta Raffo. Il libro, un’autobiografia romanzata che ho scritto come ghost writer, è ispirato dalla vita di Tessa Krevic . La vicenda si snoda quasi interamente nel contesto della guerra dei Balcani.
Mauro della Porta Raffo ha anticipato la sua introduzione di cui qui di seguito cito un breve stralcio. Chi volesse leggerla per intero potrà farlo sul suo blog.

“Fatico a ricordare che occorsero anni, una decina, perché le differenze sopraffacessero il vivere civile, la vicinanza.
Perché i vicini di casa odiassero di bel nuovo i vicini, li uccidessero.
Perché i contrasti etnici rinascessero.
Perché gli odi religiosi (si può odiare a causa della religione, altroché!) conducessero a massacri, ad atrocità.
Una guerra quella Jugoslava?
No, mille guerre, infiniti conflitti.”

Quel “mille guerre, infiniti conflitti” citati da Della Porta Raffo ci riporta all’attualità. Oggi stiamo vedendo quelle stesse guerre intorno a noi restiamo spesso indifferenti. Siamo impermeabili a ogni accadimento, ora come al tempo della guerra dei Balcani, e ancora più assuefatti agli orrori che, attraverso i media, sono diventati informazione di routine, ai nostri occhi quasi invisibile. Preferiamo ignorare di vivere tutti dentro una polveriera perché il prenderne atto ci spaventa troppo? Oppure siamo davvero ciechi e pensiamo che per difenderci sia giusto e sufficiente costruire muri e barriere? Siamo così stupidi da non ricordare quel che la storia ci insegna? Continuo a farmi sempre più domande mano a mano che sento crescere l’ansia di Tessa. Sì, il libro e finito, pubblicato da qualche mese, eppure il nostro dialogo continua, incessante. Tessa Krevic mi ricorda come, prima dello scoppio del conflitto in Croazia, fino all’ultimo ai più la guerra sia sembrata impossibile. Ma un giorno lei e gli altri sono stati costretti a scendere in cantina per ripararsi dalle bombe.
La gente comune non vede, non sa, subisce la manipolazioni di classi politiche inadeguate e corrotte. E allora? «Bisogna che la gente si svegli» dice Tessa. «Per questo ho raccontato la mia storia, per far sapere com’è passare da una vita normale, anche agiata, al vivere ogni giorno stando dentro una guerra. Com’è difficile crescerci in mezzo. Ero una bambina e sono diventata donna in fretta. La guerra mi ha rubato l’adolescenza, ma ce l’ho fatta. Vorrei che tutti capissero l’importanza di ciò che sta accadendo di nuovo. Ora più che mai è necessario tenere occhi e mente aperti, rifiutare la falsa informazione, cercare di capire gli eventi senza condizionamenti e ricordarci che siamo tutti uguali.»

Citazione da Tessa e basta.

Tessa e basta autobiografia romanzata

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