Sabato 19 alle 15, siete tutti invitati al debutto de La bambina con il fucile, a Bookcity. Infatti, parte da questo libro lo spunto per parlare di #storievere, quelle che più mi piace scrivere, e sono particolarmente felice di poterlo fare in compagnia di Massimiliano Fanni Canelles, presidente di @uxilia, la persona che mi ha raccontato la storia che ho scritto, e di Davide Giacalone, giornalista e scrittore, autore della prefazione al libro.
Io sono una ghostwriter e scrivo le storie che altri mi raccontano, rispettando la veridicità dei fatti le traduco in romanzo. Molto spesso le storie che scrivo sono di carattere autobiografico e qualche volta capita che queste storie abbiano un legame particolare con la Storia con la esse maiuscola, quella che ci racconta di un contesto preciso con riferimento a un Paese e a una certa epoca, a vicende che hanno inciso sulla storia di molta gente, magari di un popolo. Sono convinta che per conoscere, per tentare di capire quello cha accade intorno a noi, per distinguere ciò che è bene e ciò che è male, sia importante entrare nella realtà dei fatti delle storie della gente comune, uomini, donne, bambini con cui condividiamo il quotidiano, che magari sfioriamo ogni giorno, o con coloro che vivono in posti lontani, in una realtà diversa dalla nostra, ma lo stesso ci sono fratelli.

Alcune di queste storie sono tanto potenti, intense, dure, da esigere di essere diffuse. Certo per chi le ha vissute non è facile raccontarle e per lo scrittore non è facile tradurle in un libro adottando uno sguardo che vada oltre la propria condizione. Tuttavia a me interessa mettermi nei panni di un altro per assumere una diversa prosettiva che mi aiuti a capire, perché la conoscenza è indispensabile anche per comprendere fino in fondo le nostre responsabilità, perché non possiamo sempre chiudere gli occhi su ciò che ci sta intorno. Inoltre penso che guardare solo dentro se stessi, scrivere perlopiù della propria piccola realtà, alla lunga allontani dalla conoscenza di temi più vasti e forse ci renda persone sterili. Credo anche che certi temi vadano affrontati con una partecipazione misurata, senza sbrodolate sentimentali o coinvolgimenti politici. I fatti, ciò che è accaduto, è quello che conta.

Ne La bambina con il fucile, la storia ci riporta all’orrore della guerra che costringe le persone a convivere ogni minuto della loro vita nella più devastante disperazione. I bambini che racconto in questo libro muoiono perfino quando vengono salvati perché ciò che sono stati costretti a subire ha inciso in modo irrimediabile su di loro. È qualcosa che volutamente cerchiamo di ignorare.   È un libro che racconta una storia vera, una storia che l’autore ha faticato a scrivere e che il narratore ha faticato a rivivere. Perché raccontarla?
Scrivendo questo libro ho riflettuto su molte cose, aspetti che non avevo mai affrontato in modo approfondito. Per esempio, ho cominciato a ragionare seriamente su quale significato dobbiamo attribuire al nostro vivere senza curarci di chi subisce violenze, muore di stenti o sotto le bombe. Ecco qui l’utilità del libro, l’importanza di una lettura che, nella forma del romanzo, ti racconta una storia che ti porta a riflettere. Ma c’è anche altro.
In questo libro affrontiamo argomenti difficili che molti non hanno voglia di leggere, ma se leggere un libro, oltre che insegnarci qualcosa, può aiutare un bambino, può magari consentirgli di avere l’occasione di una vita normale, quale scusa c’è nello scegliere di non farlo? E poi la storia de La bambina con il fucile ci insegna anche la speranza. Ci sono persone, come quelle che si spendono in @uxilia, che questa speranza la costruiscono con tenacia e, testardi, superano ogni ostacolo per dare agli ultimi una seconda occasione.

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Facciamo passaparola! Compera, leggi e regala La bambina con il fucile perché ogni copia venduta offre una speranza a un bambino in difficoltà. @uxilia ha scelto di farsi conoscere con un libro invece che con uno spot pubblicitario. La bambina con il fucile, letta, recensita, regalata è parte di una catena virtuosa che contribuisce a salvare i tanti bambini che vivono un conflitto, non hanno più una casa, magari neppure una famiglia o degli amici e non vanno scuola. Ai più sfortunati insegnano a fare la guerra, li costringono alla violenza e a farsi ammazzare.

#LeggiConIlCuore #LaBambinaConIlFucile. Condividi la campagna per la raccolta fondi attraverso il libro i cui proventi sono destinati a sostenere le attività di @uxilia. Acquistare questo libro, leggerlo, diffonderlo, vuol dire contribuire a salvare i #bambinisoldati #soldatiniperforza.

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