Ho in programma di rivedere alcuni dei film che compongono la bella rassegna che si svolgerà dal 6 maggio al 4 giugno 2017 presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana dedicata a JOHN HUSTON, un omaggio a 30 anni dalla scomparsa, al grande maestro del cinema hollywoodiano. Regista, attore, sceneggiatore, intellettuale dalla personalità errabonda e avventurosa, le cui opere sono caratterizzate da un vigoroso senso dell’avventura, dal coraggio della sfida e della sconfitta e dalla lotta per ciò in cui si crede. Nel corso della sua carriera Huston si cimentò in tutti i generi cinematografici, plasmandoli e modificandoli a suo piacimento: dal noir al western, passando per la commedia e il kolossal.  Diciassette i film proposti nella rassegna, fra cui il suo esordio alla regia, nonchè il film che inaugurò la grande stagione del noir americano, Il mistero del falco (1941), dove Humphrey Bogart interpreta un detective cinico, ma dal cuore tenero; La regina d’Africa (1951), dove Katharine Hepburn affianca Bogart in una storia d’amore di ambientazione africana; Moulin Rouge (1952), con Josè Ferrar nel ruolo di Henri Toulouse-Lautrec e Christopher Lee nel ruolo di Georges Seurat, opera che ottenne due Premi Oscar, per costumi e scenografia;  il capolavoro Gli spostati (1960) che riunisce Marilyn MonroeClark Gable e Montgomery Clift; il musical Annie (1982); la trasposizione di uno dei più bei racconti di James Joyce, The Dead – Gente di Dublino (1987), che Huston gira a pochi mesi dalla sua morte e tante altre opere imperdibili. Riguardo a questo ultimo film, Huston fu il primo a tradurre un’opera di James Joyce in film e lo fece a modo suo, attraverso le immagini. Huston mostra il buio, la neve sui vetri, un campanile nero, il ghiaccio sul fiume. La morte secondo le immagini del cinema mentre Joyce conclude il racconto con queste parole: “Neve cadeva su ogni punto dell’oscura pianura centrale, sulle colline senz’alberi; cadeva lieve sulle paludi di Allen e più a occidente cadeva lieve sulle fosche onde rabbiose dello Shannon. E anche là, su ogni angolo del cimitero deserto in cima alla collina dov’era sepolto Michael Furey. S’ammucchiava alta sulle croci contorte, sulle tombe, sulle punte del cancello e sui roveti spogli. E l’anima gli svanì mentre udiva la neve cadere stancamente su tutto l’universo, stancamente come se scendesse la loro ultima ora, su tutti i vivi e i morti”.

Immagine tratta da The Dead – Gente di Dublino di John Huston, dall’omonimo racconto di James Joyce, UK, 1987, 83’. Con Angelica Huston, Donald McCann.

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