Lo scorso 6 aprile ho avuto il piacere di moderare l’evento che ha avuto come protagonista un amico, Dario Stefano Villasanta con il suo romanzo Nella pancia del Mostro, ambientato negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Un tema spinoso, di quelli su cui è difficile attirare l’attenzione della gente, ancora di più in una città com’è Milano, o meglio come Milano è diventata, talvolta chiusa e indifferente a tutto. Villasanta ha portato in giro per l’Italia la sua storia e il suo libro con grande coraggio e generosità, per ricordarci che psichiatria e giustizia sono difficili da coniugare e spesso non si incontrano.
Per la mia esperienza di ghost writer posso testimoniare che spesso i libri, parlo di quelli che prendono spunto da storie vere, raccontano di fragilità che, se siamo stati fortunati, non ci è mai capitato di esplorare e che, in alcuni casi, possono anche essere socialmente poco accettate. Tuttavia è importante conoscere queste storie, anche se molto crude, perché nessuno è immune dal diventarne protagonista. Inoltre leggere, ascoltare le voci di chi ha patito sofferenze e ingiustizie, ci salva dall’indifferenza che emargina e alla fine può uccidere.

Dario Villasanta scrittore e blogger, già autore di un romanzo, Angeli e Folli, vincitore premio speciale Emotion al Premio Internazionale Città di Cattolica 2015, con Nella pancia del Mostro, ha completato la storia iniziata con la sua prima pubblicazione. Questo libro di fatto è lo spunto-testimonianza per una discussione sulle storture della psico-giustizia, che permangono anche dopo la chiusura degli O.P.G. avvenuta negli 2015, infatti, lo stesso autore è incappato, come i protagonisti dei suoi noir, nelle maglie delle istituzioni dalle quali ha tratto larga ispirazione per ciò che ha narrato.

L’incontro cui hanno partecipato, oltre Dario Villasanta, Antonella Calcaterra, avvocato e rappresentante dell’Associazione Antigone, Antonetta Carrabs, presidente di Zeroconfini onlus e della Casa della Poesia Monza, Daria Alice Maistri, direttore area Domiciliarità e Cultura della salute Comune di Milano, si è svolto presso la Casa dei Diritti di Milano.

Nel risvolto di copertina de Nella pancia del mostro, alcune righe di commento dello scrittore Massimiliano Santarossa: “L’Italia è la nazione che scorda volutamente i vecchi nelle case di cura, i tossicodipendenti nei Sert, i propri figli nelle profonde periferie, i pazzi nei manicomi e molti detenuti negli Ospedali psichiatrici giudiziari. Nella pancia del mostro è il viaggio umano in questo abbandono spesso delittuoso. Davanti al Male degli uomini sugli uomini, i romanzi non possono fare nulla, viene da pensare abitando in Italia, in questa nazione profondamente ingiusta. Eppure senza la letteratura non ci sarebbe mai nessuna forma di giustizia. La letteratura è esattamente questo: raccontare gli errori di oggi per averne almeno giustizia domani”.

Nella foto l’avvocato Antonella Calcalcaterra, Susanna De Ciechi e Dario Stefano Villasanta.

 

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