Incontro Minni in profumeria dopo mesi che non la vedo. Indossa una maglietta troppo stretta e una gonna “da richiamo”, una scelta che non ho mai capito, ma io sono più grande di lei. Negli anni Sessanta quelle della mia età indossavano le minigonne soprattutto per il piacere loro e di nessun altro. La gonna corta come segno di libertà. Minni sorride mentre mi viene incontro, toglie gli occhiali da sole e scopre i suoi cinquant’anni. «Sei splendida!» dice e afferra il mio polso con la punta delle dita, le unghie laccate di rosso; mi allontana di un braccio, tra mille moine. Per guardarmi meglio. Io indosso un completo pantaloni di lino bianco e un cappello di paglia altrettanto candido, la combinazione perfetta per una ghostwriter a passeggio in centro a Milano con in faccia i postumi di una brutta bronchite. Mi disincaglio dalla stretta di Minni e scivolo lungo il bancone mentre lei mi segue cianciando del suo ultimo viaggio non so dove. «Peccato che le cose belle durino poco» sospira. «Non vedo l’ora di tornarci. E tu cosa fai questa estate?»
«Vado in montagna, come sempre d’agosto. Sai che detesto i luoghi affollati.»
«Io faccio un salto a Malta. A casa di Carlo e Anna. Te li ricordi?» si rivolge alla commessa: «Ho bisogno di una protezione 50. Anche il doposole».
«La signora è con lei?» domanda la ragazza, sorridendo.
«No» chiarisco io. «Cerco una crema antirughe, ma serva prima la mia amica.» Che stronza sono! L’ho detto: la crema antirughe.
«Ti diverti sempre a scrivere?» Minni ridacchia e mette in mostra i denti.
«Ovvio, è il mio lavoro. E tu? Leggi?»
«Già, mi ricordo… si dice ghost rider?»
«Ghostwriter, scrittore fantasma. Almeno fai le parole crociate o il sudoku?» Non mi pento dell’uscita. Sì, sono proprio una carogna, felice di esserlo; del resto, quando si avanza con gli anni non si ha più pazienza. Adesso Minni finge di concentrarsi sui solari che la commessa ha messo in mostra e sceglie i più cari, forse sulla base del prezzo. Dovrei essere almeno dispiaciuta per ciò che ho detto? Ma no, il tempo di tornare a casa e lei avrà dimenticato. Ghost rider, adesso sghignazzo. Penso a quando Minni leggerà questo post su Facebook. «Ciao, cara!»

Immagine dal web: Opera studio-Ritratto di donna con cappello (Francesco Cagnato) –Artmajeur

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