New York, New York è una delle mie canzoni preferite e solo ora ho scoperto che, dal 1985 è diventata l’inno ufficiale della città di New York. Io la preferisco nella versione di Liza Minnelli, ma apprezzo molto anche quella di Frank Sinatra. La ascolto spesso, la canticchio, stonata come sono, ci ballo sopra. Tina, la mia #similJackRussell, mi guarda stralunata e poi improvvisa anche lei un balletto ritmato da salti su e giù dal divano. Non sa ancora che oggi parto e lei resterà a casa, in buona compagnia, a curare il fortino; mi mancherà moltissimo. Intanto mi concentro su quello che mi ispirano queste ore così contraddittorie: un po’ sono contenta di andare, un po’ penso che posso sempre rinunciare all’ultimo momento, finché l’aereo non decolla… Invece non è vero, io sono una stimata scrittrice fantasma professionista, non posso mancare alla presentazione dell’ultimo libro che ho scritto, My last year in New York, che esce in inglese con la traduzione di Alastair McEwen. La mia narratrice, Annalisa Menin, protagonista della storia che ha ispirato il romanzo, mi aspetta; pare abbia organizzato una presentazione con il botto. Insomma, devo prendere con leggerezza questa mia paura di volare che poi è più claustrofobia che altro, infatti un paio di anni fa non ho esistato a cimentarmi in un’impresa sconsiderata: ho fatto la ghostwriter volante e mi sono lanciata in uno strano volo, lo avevo già raccontato qui. In queste ore sconclusionate continuano a ronzarmi in testa pensieri bislacchi, con una sottotrama imbastita sul disagio per il viaggio che si avvicina. Mi conviene distrarmi ascoltando Liza a tutto volume, con buona pace dei vicini. 
New York, New York
è una canzone scritta appositamente per l’omonimo film del 1977 diretto da Martin Scorsese, interpretato da Liza Minnelli e Robert De Niro, e cantata nel film dalla stessa Minnelli. La musica è stata scritta da John Kander mentre il testo è di Fred Ebb. Dopo il successo della versione della Minnelli, nel 1979 il brano fu registrato da Frank Sinatra, per il suo album Trilogy: Past Present Future (1980). Occasionalmente Sinatra ha eseguito il brano dal vivo con la stessa Minnelli e lo ha inoltre registrato una seconda volta in duetto con Tony Bennett per il suo album Duets del 1993. Il brano è strettamente legato a questi due artisti che, durante la loro carriera, ne hanno fatto un cavallo di battaglia tanto che nel tempo è diventato uno standard musicale. Non va confuso con l’omonima canzone New York, New York contenuta nel musical di Leonard Bernstein On the town (Un giorno a New York, le cui musiche sono state composte nel 1944 e che è stato successivamente trasposto per il cinema nel 1949 in un film diretto da Gene Kelly ed interpretato da Frank Sinatra. Qui di seguito il testo:

Start spreading the news, I’m leaving today
I wanna be a part of it, New York, New York.
These vagabond shoes are longing to stray
and step around the heart of it, New York, New York
I wanna wake up in that city, that doesn’t sleep,
to find I’m king of the hill, top of the heap.
My little town blues are melting away
I’ll make a brand new start of it, in old New York
if I can make it there, I’d make it anywhere
it’s up to you, New York, New York

New York, New York
I wanna wake up, in that city that doesn’t sleep,
to find I’m king of the hill, head of the list
cream of the crop at the top of the heap
My little town blues are melting away
I’ll make a brand new start of it, in old New York
if I can make it there, I’d make it anywhere
come on, come through New York, New York

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