A Natale si regalano libri perché, solo a Natale, rappresentano un regalo relativamente “economico” per chi lo fa e del resto non è un caso che i librai realizzino la maggior parte del fatturato annuale proprio in dicembre. Da gennaio a novembre, invece, i libri costano troppo, li comperano quattro gatti di lettori e l’intero comparto editoriale continua a essere in crisi. La maggior parte delle persone non legge e di conseguenza non ha una grande dimestichezza con la scelta del libro da acquistare. Spesso vedo uomini e donne di ogni età aggirarsi spaesati tra i banchi delle librerie di catena: ogni tanto prendono in mano un volume, leggono la quarta, lo posano, incerti, fino a che, stremati, decidono l’acquisto forse in base alla copertina, forse alla faccia dell’autore che, se familiare, magari è una garanzia. Così vincono facile Vespa e Volo. Io sto sempre in mezzo ai libri: li leggo e spesso sono letture utili al mio lavoro di ghostwriter, e li scrivo. Invece in questi giorni mi sono fatta qualche regalo e  mi fa piacere condividere con voi le mie scelte.

Storie americane di Joyce Carol Oates – Marco Tropea Editore, 2005
Pagine 508 – Traduzione di Lucia Foschi e Isabella Zani
Una selezione dei migliori racconti della Oates pubblicati in America tra il 1963 e il 1977 soprattutto su riviste letterarie. Venticinque frammenti esistenziali del tutto eterogenei che incarnano la disintegrazione dei valori che ha dominato il XX secolo. Nel complesso i temi sono quelli cari all’autrice: dinamiche familiari distruttive, discriminazione sociale, amore e morte, crimini indicibili. Alcuni episodi sono rivisitazioni di autori classici come James Joyce, Henry James o Anton Cechov.
Tante piccole sedie rosse di Edna O’Brien – Einaudi, 2017
pagine 304 – Traduzione di Giovanna Granato
Una notte d’inverno un misterioso straniero raggiunge a piedi un villaggio sulla costa irlandese. Dice di essere un poeta e un guaritore, di avere erbe e pozioni per lenire i dolori e curare i problemi sessuali. Ha una personalità magnetica, tanto che la piccola comunità di Cloonoila ne è presto conquistata. Fidelma McBride piú di tutti. E il suo destino rimarrà segnato in modo ineluttabile.
L’ora di tutti di Maria Corti – Bompiani, 2001
pagine 368
Pubblicato nel 1962, questo romanzo è ispirato alle vicende della battaglia di Otranto, con la quale i Turchi espugnarono nel 1480 la città salentina, che all’epoca era uno dei porti più importanti della regione. La storia si dipana attraverso la voce di cinque personaggi e narra le varie fasi della battaglia, dall’assalto alla valorosa resistenza alla resa finale; è suddiviso in cinque racconti reciprocamente intrecciati. Ogni racconto è narrato in prima persona dai vari protagonisti, legati a varie vicende (la battaglia contro il nemico comune, la difesa della propria città e dei propri valori, ecc.).
Il pranzo di Mosè di Simonetta Agnello Hornby – Giunti, 2014
pagine 212
Nella campagna di Agrigento, a pochi chilometri dalla Valle dei Templi, sorge su una collina la masseria ottocentesca che ogni estate accoglie in processione incessante parenti, amici e conoscenti della famiglia materna della Hornby. Chiunque risalga la stradella che conduce alla casa padronale viene ospitato, nutrito, accudito. Mosè è rimasto il luogo caldo e magico dove si muovevano sicure Mamma Elena e zia Teresa. Simonetta lo dimostra raccontando sei occasioni di convivio nella Mosè di oggi, mostrandoci i prodotti di stagione e guidandoci nella scelta dei menù. Svela le ricette tramandate da generazioni, e quelle segrete delle monache, e trasforma i resti in pietanze squisite.
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