Per qualche strana congiunzione astrale, negli ultimi tempi ricevo una quantità inusuale di richieste per la valutazione di testi. Tra coloro che mi interpellano ci sono uomini e donne che si sono imbarcati nell’avventura di scrivere un libro avendo diversi livelli di competenza. Molti manifestano una sincera dedizione per la lettura e la scrittura e, in alcuni casi,  qualcuno frequentando una buona scuola di scrittura, potrebbe ottenere risultati più che dignitosi. Poi ci sono gli altri, quelli che farebbero meglio a lasciar perdere la scrittura, un’attività per cui non hanno alcuna propensione. Ho notato che la maggior parte di coloro che sprecano carta non sono spinti a scrivere dalla passione, da un’esigenza interiore, dalla voglia di mettersi in gioco; spesso l’unica cosa che interessa loro è avere un libro con il nome sulla copertina.

scrivere un libroEppure scrivere è un’attività da esercitare con rispetto. Stephen King insegna: “Potete avvicinarvi all’atto dello scrivere con nervosismo, speranza, o anche disperazione, la sensazione cioè che non riuscirete mai a mettere sulla pagina quello che avete nella mente e nel cuore. Potete avvicinarvi a quell’atto con i pugni chiusi e gli occhi stretti, pronti a menare e a prendere nota dei nomi. Potete mettervici perché volete farvi sposare da una certa ragazza o perché volete cambiare il mondo. Mettetevici in qualsiasi modo, ma non alla leggera. Lasciatemelo ripetere: non dovete affrontare alla leggera la pagina bianca.
Non vi chiedo di affrontarla con timore reverenziale o senza dubbi; non vi chiedo di essere politicamente corretti o accantonare il vostro senso dell’umorismo (pregate Iddio di averne uno). Questa non è una gara di popolarità, non sono i giochi olimpici della morale, non siamo in chiesa. Ma si tratta di scrivere, dannazione, non lavare la macchina o mettersi l’eyeliner. Se sapete prenderlo sul serio, abbiamo da fare insieme. Se non potete o volete, è ora che chiudiate il libro e vi dedichiate a qualcos’altro.
Lavare la macchina, magari”.

La citazione, di cui condivido ogni parola, è tratta da On Writing, autobiografia di un mestiere, una lettura che consiglio a chiunque sia interessato alla scrittura.

Immagine dal web.

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