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Biografie

Campo dei Fiori. Storia di un monumento maledetto di Massimo Bucciantini

Biografie By Marzo 31, 2015 No Comments

31 marzo 2015

978880621780GRA-webCampo dei Fiori è una biografia: la biografia di una statua. Ma è anche un libro sull’Italia, sulle tante debolezze del fronte laico e sulla ostinata chiusura a ogni idea di modernità presente nella Chiesa cattolica di allora. È l’avvincente ricostruzione di una lotta politica che ebbe numerosi protagonisti: il movimento studentesco romano, Francesco Crispi e la massoneria, Ettore Ferrari e Giovanni Bovio, papa Leone XIII e i gesuiti della «Civiltà Cattolica», Francesco De Sanctis, Antonio Labriola, Giuseppe Garibaldi. E anche un certo Armand Lévy, di professione rivoluzionario, ex comunardo, esule, ebreo e socialista, sconosciuto ai piú, ma che svolse un ruolo decisivo nella fase preparatoria del monumento. Si trattò di una vera e propria battaglia laica e anticlericale: una delle poche combattute nel nostro Paese e che è giusto non dimenticare. Non tanto per celebrarla quanto per conoscerla, anzi forse è meglio dire per decifrarla: attraverso la comprensione di uno scontro che fu violentissimo e dei tentativi compiuti per disinnescarlo, come delle alleanze

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Georges Simenon, una biografia di Pierre Assouline

Biografie By Marzo 23, 2015 No Comments

23 marzo 2015

Assouline_Simenon-webBasandosi su archivi inediti dello scrittore e sulle testimonianze dirette di famigliari e amici, Pierre Assouline dedica ai lettori di tutto il mondo il suo straordinario saggio biografico su uno dei maggiori romanzieri del XX secolo. La biografia, in Italia edita da Odoya, racconta del Simenon donnaiolo compulsivo, promotore di se stesso, interessato alle royalties almeno quanto alla propria crescita artistica. Estensore, negli ultimi anni della sua vita, di sofferte memorie in cui confessa senza reticenze i tortuosi rapporti con i propri genitori, le compagne di vita e i figli… Il potente ritratto umano, letterario e critico di Simenon esce dalla sciolta penna di Assouline senza alcuno sconto a una personalità complessa e poliedrica. Nato in Belgio nel 1903, Simenon sviluppò fin da giovane un insaziabile appetito di avventura, amore e viaggi. Dai primi impieghi come giornalista all’oculata presa di posizione nei circoli letterari di destra, fino agli alterchi con la Resistenza francese al termine della Seconda guerra mondiale, Simenon incontrò e si confrontò con grandi figure della letteratura e del cinema come Henry Miller, André Gide, Federico Fellini. Ha pubblicato oltre 400 titoli, tra i quali le intramontabili storie dell’ispettore Maigret, i suoi romanzi sono stati tradotti in più di 50 lingue, con oltre 500 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

 

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Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa di Mario Calabresi

Biografie By Marzo 7, 2015 No Comments

7 marzo 2015

 

index web«La lista di nozze comprende 22 letti per adulti, 9 lettini per bambini, culle per neonati, lenzuola, elettrocardiografo, microscopio, lettino operatorio, lampada operatoria, attrezzi per la chirurgia. Deve servire ad arredare la loro nuova casa, un minuscolo ospedale in mezzo a una savana molto arida, terra rossa e pochi arbusti spinosi, nel Nordest dell’Uganda. L’ospedale non esiste ancora e quel posto, chiamato Matany, non l’hanno mai visto, è solo un cerchietto rosso su una cartina.» Gianluigi Rho e Mirella Capra si sposano a Milano nei primi anni Settanta. Lui è ginecologo, lei è pediatra. Si sono appena laureati, hanno poco più di vent’anni. Stilano una lista di nozze molto particolare: invece di argenteria e servizi di piatti e bicchieri, chiedono attrezzature da sala operatoria per un reparto maternità che non esiste ancora ma che loro contribuiranno a creare e a far crescere in anni di durissimo ma gioioso lavoro. Mirella, il 15 luglio 1970, dopo la prima visita all’ospedale in costruzione, scrive una lettera a casa in cui, dopo aver evidenziato una lunga lista di problemi, conclude: «Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa». Mario Calabresi conosce questa storia da quando è bambino: Gigi e Mirella sono i suoi zii. Oggi ha scelto di raccontarla, perché è necessario provare a rispondere ai dubbi, allo scetticismo, allo scoraggiamento di tanti ragazzi che si chiedono se valga ancora la pena coltivare dei sogni. Quella di Gigi e Mirella, ma anche quella di Elia e la sua lampara che ogni notte prende il largo dal porto di Genova o quella di Aldo che rimette in moto le pale del mulino abbandonato della sua famiglia, sono le storie di giovani di ieri e di oggi che hanno saputo guardare avanti con coraggio. Sono storie di ragazzi italiani che non hanno avuto paura di diventare grandi. Edito da Mondadori.

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Cianfrusaglie del passato di Anna Bikont, Joanna Szczęsna La vita di Wisława Szymborska

Biografie By Febbraio 13, 2015 No Comments

13 febbraio 2015

Cianfrusaglie del passato di Anna Bikont, Joanna Szczęsna

La vita di Wisława Szymborska

Adelphi-webCianfrusaglie del passato (citazione dalla splendida poesia Scrivere il curriculum: «Sorvola su cani, gatti e uccelli, / cianfrusaglie del passato, amici e sogni») è una biografia rigorosa e documentata scritta da Anna Bikont e Joanna Szczęsna, due tra le migliori firme del giornalismo culturale polacco ed edita da Adelphi. Il libro è frutto di accurate ricerche e di lunghe conversazioni con la Szymborska stessa e con quanti l’hanno frequentata, ma soprattutto discreta. Giacché a risuonare, in ogni pagina, non è la loro voce, ma quella, irresistibilmente ironica, di una donna che – ha scritto Adam Zagajewski – «sembrava appena uscita da uno dei salotti parigini del Settecento». Scopriremo così il suo ambiente familiare, le letture, i giochi e le paure dell’infanzia, la vita nel «kolchoz dei letterati» di Cracovia e la giovanile adesione all’idea comunista, la rapida disillusione, il distacco, e poi la simpatia per Solidarność negli anni Ottanta, infine lo spartiacque del Nobel. Ma anche che la Szymborska amava i ninnoli kitsch, i gadget di pessimo gusto, i limerick e la poesia scherzosa in genere – e difficilmente potremo resistere alla tentazione di imparare a memoria le sue più impagabili battute. E scopriremo, alla fine, la sua gravità, la sua profondità, puntigliosamente celate dietro lo schermo della leggerezza giocosa e della impenetrabile discrezione.

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Sebben che siamo donne di Paola Staccioli Storie di rivoluzionarie

Biografie By Febbraio 2, 2015 No Comments

2 febbraio 2015

Sebben che siamo donne di Paola Staccioli

Storie di rivoluzionarie

webSebben che siamo donne, edito da DeriveApprodi, è un romanzo biografico corale per capire la storia recente del nostro Paese attraverso le scelte di dieci donne. Il libro dà un volto e un perché a una congiunzione. Nel commando c’era anche una donna, titolavano spesso i giornali qualche decennio fa. Anche. Un mondo intero racchiuso in una parola. A sottolineare l’eccezionalità ed escludere la dignità di una scelta. Sia pure in negativo. Nel sentire comune una donna prende le armi per amore di un uomo, per cattive conoscenze. Mai per decisione autonoma. Al genere femminile spetta un ruolo rassicurante. In un’epoca in cui sembra difficile persino schierarsi «controcorrente», le «streghe» delle quali si racconta nel libro emergono dal recente passato con la forza delle loro scelte. Dieci militanti politiche (Elena Angeloni, Margherita Cagol, Annamaria Mantini, Barbara Azzaroni, Maria Antonietta Berna, Annamaria Ludmann, Laura Bartolini, Wilma Monaco, Maria Soledad Rosas, Diana Blefari) che dagli anni Settanta all’inizio del nuovo millennio, in Italia, hanno impugnato le armi o effettuato azioni illegali all’interno di differenti organizzazioni e aree della sinistra rivoluzionaria, sacrificando la vita per il loro impegno.

 

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Jean-Claude Izzo. Storia di un marsigliese di Stefania Nardini

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29 gennaio 2015

copertina_1454-webJean-Claude Izzo, lo scrittore marsigliese morto a soli 55 anni, ci ha lasciato alcuni libri davvero indimenticabili. La Biografia di Stefania Nardini, oggi riedita da E/O in una versione aggiornata, è un omaggio all’autore della trilogia che ha come protagonista Fabio Montale (Casino totale, Chourmo, Solea), e dei romanzi Marinai perduti e Il sole dei morenti. Cinque libri che raccontano il dolore, la malinconia, la nostalgia dell’amore anche quando c’è, la grandezza del Mediterraneo che pare regolare le vite di tutti come un elemento soprannaturale e che sono descritti magistralmente come pure certa parte di Marsiglia. Sempre edite da E/O sono anche la raccolta di racconti Vivere stanca e la raccolta di scritti inediti Aglio, menta e basilico. Marsiglia, il noir e il Mediterraneo. La Biografia di Izzo contiene alcune poesie tradotte per la prima volta in Italia e alcuni brevi testi in prima pubblicazione mondiale.

 

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Le donne e l’Olocausto – Ricordi dall’inferno dei Lager di Lucille Eichengreen

Biografie By Gennaio 27, 2015 No Comments

27 gennaio 2015

3171124-webSopravvivere al ghetto di Lodz, ad Auschwitz, a Neuengamme e a Bergen-Belsen fu quasi un miracolo. Aveva otto anni e viveva ad Amburgo, in Germania, quando Hitler salì al potere. Aveva vent’anni quando la guerra finì. Dodici lunghi anni di orrore, di privazioni, di umiliazioni, di fame”.

Le donne e l’Olocausto (Marsilio, traduzione di Errico Buonanno) è uno dei pochi memoriali che si concentra esclusivamente sulle donne. Con sincerità straziante, Lucille Eichengreen offre uno sguardo approfondito e sincero dell’esperienza femminile nei campi nazisti. Raccontando la storia della propria sopravvivenza, esplora il mondo delle altre donne che ha incontrato, dal potere femminile delle guardie SS, alle prigioniere che erano costrette a prostituirsi per il cibo. Le amicizie che nacquero tra le donne spesso durarono a lungo. Si aiutavano l’una con l’altra, e si dimostravano un affetto e un’attenzione che era difficile trovare persino in famiglia. Certo, avevano anche delle nemiche tra loro. Altre donne le maltrattavano, le denunciavano, le raggiravano e rubavano il cibo o le scarpe. In tutti i campi di concentramento era più o meno lo stesso. Ma in generale c’era fiducia reciproca, le donne si davano una mano e piangevano insieme. Con una prosa secca e toccante, la Eichengreen sa cogliere il nocciolo, l’essenza delle cose ma senza fare prediche. In più, Lucille scrive con l’autorevolezza della testimone oculare, un valore che presto spetterà solo alla pagina scritta e ai documentari filmati, visto che le fila dei sopravvissuti si assottigliano drammaticamente ogni anno. Lei è una di loro, una sopravvissuta che ha ancora voglia di raccontare la propria storia.

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