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Scritture&Scrittori

Professione Ghost Writer: Pasta di Sicilia

Scritture&Scrittori By Agosto 13, 2015 3 Comments

IMG_20150810_103829Torno a casa e c’è un pacco che mi aspetta, un pacco che non attendevo. Confesso che le soprese mi sono sempre piaciute e l’emozione che provo, quella curiosità tesa che mi fa prudere il naso e acuire i sensi, è ancora la stessa di quando avevo solo cinque o sei anni. Un regalo inatteso è comunque una festa. Il pacco è grande e marrone, chiuso con il nastro adesivo largo, insomma è un pacco vero, non un pacchettino e pesa quel che deve pesare un pacco di quelle dimensioni, né troppo, né troppo poco. Lo deposito sul tappeto all’ingresso. È caldo, del resto fuori ci sono 36 gradi, ragiono mentre vado a cercare le forbici per incidere il nastro e separare i lembi di cartone. La sorpresa è davvero riuscita: pasta, pacchi di pasta di misure e forme diverse, una pasta speciale e ancora più preziosa perché il dono mi arriva da una nuova amica che abita lontana, in Sicilia, a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa. Angela è una giovane donna, conosciuta per caso in una calda notte di luglio, in un città Toscana, Siena, che ci ha ospitato entrambe per qualche giorno. Lei era con il marito, una bella coppia, tre figli maschi a casa, con i nonni. Abbiamo chiacchierato per una manciata di ore fino a notte fonda. La simpatia, la cordialità, la passione isolana erano nello spirito di queste persone, due sconosciuti, eppure vicini. Lui, la tradizione, e lei, il futuro, ambedue coraggiosi. Abbiamo parlato, come estranei, di cose futili e poi siamo scivolati nelle confidenze di questioni più intime, come capita talvolta in viaggio. Angela ha lanciato un richiamo al senso della sua terra, ricordando la storia di Vincenzo Rabito in Terra matta, un’autobiografia famosa che ben conosco, perché scrivere autobiografie romanzate è il mio mestiere. E infine, mi ha raccontato della produzione di questa pasta artigianale, risultato di un grano antico, un lavoro che per la giovane coppia più che un business è un tributo al luogo in cui sono nati, prodotta in modo artigianale con una cura antica, qualcosa di prezioso che oggi c’è e, quasi certamente, domani resterà solo un ricordo. Grazie per un incontro che valeva la pena di fare e di raccontare.

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Professione Ghost Writer: Il rapporto Federculture

Scritture&Scrittori By Luglio 23, 2015 No Comments

timthumb.phpL’11° Rapporto annuale Federculture 2015 delinea un quadro delle dinamiche in atto nel paese, pieno di chiaroscuri. Tornano a crescere la spesa in cultura e ricreazione delle famiglie italiane, +2%, e la fruizione culturale, visite a siti archeologici e monumenti +5,8%, concerti e teatro +2,2%. Ma, se da una parte la crisi degli anni passati sembra superata, sono molti i segnali allarmanti sulla vita culturale del Paese: l’astensione complessiva dalle attività culturali raggiunge il 19,3%. Circa un quinto degli italiani, cioè, non partecipa a nessuna attività culturale, percentuale in crescita, nel 2010 era pari al 15,2%, e che raggiunge picchi del 30% nelle regioni del Sud Italia. In alcuni settori, come il teatro o i concerti classici, l’astensione raggiunge livelli dell’80-90%. Occorre dunque ripartire dall’educazione e dall’offerta per rilanciare la partecipazione ma rimane irrisolto il nodo delle risorse a sostegno dello sviluppo del settore. Nel pubblico si è fermata l’emorragia degli scorsi anni, Fus e bilancio Mibact sono stabili, ma quest’ultimo rappresenta ancora solo lo 0,13% rispetto al PIL e lo 0,19% del bilancio dello Stato. Ancora insufficienti e in diminuzione le risorse private: le erogazioni liberali diminuiscono del 19% e gli interventi delle fondazioni bancarie del 12%. Sono in difficoltà anche le aziende culturali: tra 2008 e 2014 sono diminuiti del 28,3% i contributi pubblici e del 24,1% quelli privati ed è di conseguenza calata la produzione del 7,5%. Se da un lato si evidenzia anche nella fruizione un riavvicinamento dei cittadini alla cultura: aumentano nel 2014 coloro che frequentano il teatro +2,2%, il cinema +1,7%, e quelli che visitano musei e mostre +7,7%, dall’altro si registrano anche dei cali come quello dei lettori, -3,7% e quelli relativi all’astensione culturale che dimostrano come in molte aree del Paese l’80% dei cittadini non metta mai piede a teatro o non entri mai in un museo.
Info: http://www.federculture.it/xi-rapporto-annuale-federculture/

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Professione Ghost Writer: la casa diventa biblioteca

Scritture&Scrittori By Luglio 21, 2015 No Comments

bibliocasa-400x215A volte ci sono notizie con contengono una fiammella di speranza in un futuro migliore. Tra queste quella che riguarda un progetto bolognese, promosso da Etta Polico nella sua qualità di presidente dall’associazione ”Serendippo”, una parola inconsueta, un termine di origine araba che definisce lo stupore di fare una scoperta casuale. Etta Polico, laureata in lingua cinese e che proprio in Cina ha vissuto per un lungo periodo, ha messo a disposizione un appartamento adiacente a quello in cui lei abita, in via Mascarella a Bologna, dopo averlo trasformato in una casa-biblioteca aperta a tutti, per la libera consultazione dei libri qui raccolti: circa 4.000 volumi di storia, geografia, economia, alcuni sono rari manoscritti originali, riguardanti l’Asia e l’Africa. L’appartamento, ubicato nel cuore della Bologna universitaria, custodisce rari manoscritti cinesi del Seicento oltre a pubblicazioni dal dialetto berbero. Nei piani di sviluppo del progetto è previsto che la Casa Biblioteca venga ulteriormente trasformata in un bed&breakfast. Bologna ancora una volta insegna nuovi percorsi per fare cultura, speriamo sia solo un inizio, d’esempio per altri.

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Professione Ghost Writer: gli oggetti del ricordo, i cappelli

Scritture&Scrittori By Luglio 21, 2015 No Comments

IMG_20150702_111324Mi piacciono i cappelli e ne possiedo una discreta collezione. Alcuni sono vecchi cappelli “di famiglia”, più che altro reperti che appartengono alla biografia della nonna e, nonostante gli ammacchi del tempo, restano un segno tangibile della memoria cui non intendo rinunciare. Gli altri, quelli che ho scelto e comperato per me, li indosso di rado perché spesso li trovo poco pratici. Parlo di cappelli veri, non di berretti, ma di modelli con la veletta, a tesa larga, sombreri, cilindri, pagliette e colbacchi, tube e, naturalmente, i borsalino perché amo anche i cappelli da uomo. Già il poterli provare, giocare davanti a uno specchio cambiando foggia e colore, mi mette di buonumore. Ogni copricapo mi trasforma nel personaggio di una storia che in qualche modo, anche se di fantasia, mi appartiene. Sì, lo so, forse è un atteggiamento un po’ bambinesco, ma è così piacevole! Il tornare indietro nel tempo attraverso un oggetto che ci è caro, ci aiuta a frugare nel passato per ricostruire qualche pezzetto della nostra storia, casomai volessimo tentare l’esperimento di riordinare i ricordi di una vita per la nostra autobiografia romanzata.

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Professione Ghost Writer: L’Accademia degli Intronati a Siena

Scritture&Scrittori By Luglio 11, 2015 No Comments

IMG_20150702_123711-webA spasso per Siena nei giorni del Palio di luglio è impossibile non notare la scritta sopra l’antico portone: “Accademia degli intronati”.
Il sole scioglie anche i pensieri, perfino quelli di uno scrittore fantasma, per loro natura evanescenti. L’ultimo che formulo prima di cadere in deliquio, il cervello che bolle e il buon senso squagliato, è che forse quello è il posto per me. Infatti, è proprio così che mi sento: intronata. Mi sforzo di ragionare e mi assale un dubbio: possibile che esista un’Accademia per gli storditi, i balordi, gli stupidi?
Così scopro che l´Accademia degli Intronati, nata nel 1525, assunse questo nome a significare il desiderio dei fondatori di ritirarsi dai rumori del mondo, dai quali erano come sbalorditi (intronati, appunto), per dedicarsi alle commedie e agli studi di lingua e letteratura. L´origine degli Intronati va collocata in quella fioritura culturale che caratterizzò la Siena del primo Cinquecento, capace di far registrare la presenza di oltre trenta accademie cittadine. Alcune di queste sicuramente rintracciabili anche nell´ultimo scorcio del Quattrocento, quando, ad esempio, va ricordata la presenza dell´Accademia Grande, animata da alcuni docenti dello Studio senese e che, secondo certa bibliografia, è alle origini degli stessi Intronati.
A riprova che spesso una cosa vale per come appare e anche per il suo contrario.

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Professione Ghost Writer: la ghost writer volante

Scritture&Scrittori By Luglio 9, 2015 No Comments

IMG_20150628_123914-La-Ghost-volante-webIn un fine settimana molto arcobaleno, mi sono lanciata in un cielo sempre più blu. Chissà come commenterà la cosa Renato Tormenta, lui che ha avuto la sventura di precipitare con un ultraleggero e la fortuna di cavarsela. La curiosità per il volo mi è venuta scrivendo La regola dell’eccesso, nel libro il volo finito male di Renato ha una parte importante. Da ghost writer un po’ invasata, per calarmi nella parte mi ero spinta a provare l’emozione di un volo simulato in elicottero e avevo rischiato di abbattere il Pirellone, anche se per finta. In seguito, durante le passeggiate in montagna, ho cominciato a immaginare quali sensazioni poteva dare lo stare appesi alle vele colorate che solcavano il cielo. Infine ho deciso di provare il parapendio.
Non è stato facile, ho dovuto vincere la paura, mettere da parte il mio proverbiale senso pratico, abbandonarmi a un sentimento di ineluttabilità che non sapevo mi appartenesse. Alla fine volare è stato liberatorio e ho scoperto… https://regoladelleccesso.wordpress.com/2015/07/07/ghost-writer-volante/

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