Renato Tormenta ogni tanto fa i conti con se stesso. “Sono in uno dei posti più belli di Nizza, passeggio lento, ogni tanto qualcuno dal passo lungo mi sfiora, c’è perfino chi inciampa nel mio bastone. Nessuno si scusa. Li riconosco, sono giocatori impazienti di entrare al Rhul e raggiungere il tavolo del black jack o la roulette”.

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