Si riconferma con la quindicesima edizione di Interplay la vocazione del festival a dedicare una forte attenzione ai nuovi linguaggi della danza contemporanea, con un deciso indirizzo al panorama internazionale…
“Le case dell’uomo. Abitare il mondo”, questo è il tema della sesta edizione di Pistoia – Dialoghi sull’uomo, festival di antropologia del contemporaneo, un argomento utile a individuare gli strumenti per affrontare e…
Il primo amore di Renato Tormenta, i turbamenti di un ragazzino di diciotto anni alle prese con l’esperienza che gli segnerà la vita. Che tenerezza fa Renato! Tutti siamo stati così, ingenui, disponibili, aperti ad accogliere…
FestivalParola-webDiverso e articolato il programma della seconda edizione del Festival della Parola. Il primo evento ricorda l’anniversario dei Cento anni dall’entrata in guerra dell’Italia nel Primo conflitto mondiale, data…
In occasione e in preparazione del centenario della morte del grande artista livornese (1920-2020), l’istituto Amedeo Modigliani presenta la prima sezione di un’opera di altissimo valore e pregio, mai rappresentata e
Per l’11esima edizione Young Jazz presenta importanti artisti italiani e internazionali continuando a percorrere il sentiero della ricerca, innovazione e contaminazione, per allargare orizzonti musicali ed artistici…
È arrivata la versione cartacea de La regola dell’eccesso, il romanzo autobiografico di cui sono autrice con Renato Tormenta. Ebbene, gli ebook mi piacciono, li trovo comodi, funzionali a parecchie specifiche esigenze e perfino ecologici, ma la carta è un’altra cosa. È d’accordo con me anche il mio co-autore, Renato Tormenta. Apparteniamo tutti e due alla generazione di quelli che con la carta ci sono nati. Ci piace la sensazione tattile della copertina nuova, l’aspetto intonso della costa del libro prima che venga squadernato, il frusciare delle pagine e quell’odore di cassetto chiuso, di stantio che, ovunque ti trovi, quando leggi ti riporta sempre a casa. E poi il libro di carta è tangibile, concreto. Renato ed io soppesiamo il nostro, lisciamo con le dita la copertina, e ridiamo come due stupidi. C’è tutta una storia, non solo dentro il libro. C’è la storia di quanto ci sia costato scriverlo e di quanto ci abbia personalmente arricchito arrivare fino all’ultima pagina. E c’è una storia anche avanti, proiettata nel futuro. Grazie, Renato! Grazie a te, Susanna!





