ghost writerScrivere è il mio mestiere.
Ho fatto dello scrivere il mio mestiere, prima come giornalista e, da molti anni, come scrittore fantasma. Per arrivare a essere una ghost writer al livello cui miravo, ho perfezionato la scrittura narrativa frequentando alcune scuole di scrittura e diversi laboratori, tra cui uno con Paolo Cognetti; ho colto l’obiettivo che mi ero prefissa grazie agli insegnamenti di un grande scrittore, Raul Montanari che, come è noto, è anche un eccellente Maestro. Scrivo autobiografie, biografie, memoir, romanzi, racconti dedicati a ricordare una persona amata, un episodio particolare, un’esperienza di viaggio, a tratteggiare una storia di famiglia o quella di un capitano d’impresa. Come ghostwriter, ovvero scrittore fantasma o scrittore ombra, come alcuni amano definirmi, aiuto chiunque voglia tradurre in parole scritte i ricordi più preziosi, gli appunti di una vita, le memorie che oggi tendono a sfumare per poi perdersi e scomparire.

Prediligo la realizzazione di romanzi autobiografici. I miei narratori sono quasi sempre persone “comuni” e ancora relativamente giovani. Spesso hanno alle spalle vite molto intense, magari complicate oppure si trovano a fare i conti con un solo episodio importante, un punto di snodo che ha determinato una scelta che vale la pena di raccontare. Il ghostwriting professionale è la migliore opzione per realizzare un testo di qualità che potrà essere un libro privato oppure destinato alla pubblicazione, secondo i desideri di ciascuno.

La storia della vostra vita in un libro, per sempre.

Volete una narrazione originale che non assomiglierà a nessuna altra? Io scrivo per voi, non mi limito a lavorare su un testo in cui avete riunito i vostri appunti e neppure vi chiedo di consegnarmi una serie di registrazioni in cui avrete riassunto in voce la storia della vostra vita. Il percorso che farete con me sarà molto particolare. Dovrete prepararvi a trascorrere parecchio tempo con il vostro scrittore fantasma, soprattutto via Skype, e a condividere ogni vostro ricordo e pensiero intimo. Faccio il ghost writer in un modo speciale, il mio. Raccolgo fatti, personaggi, emozioni, accadimenti reali di cui è protagonista qualcuno che, attraverso di me, racconta se stesso. Compio un viaggio dentro una persona e approdiamo insieme in un libro, una vita che “è” un romanzo.

Come lavoro?

Quello del ghost writer è un mestiere che richiede capacità speciali: occorre sapere scrivere, sapere ascoltare, sapere fare le domande giuste, sapere tenere la misura, la distanza corretta, con la persona con cui si lavora, sapere interpretare il non detto, rispettare i silenzi, astenersi dal giudicare… Tutto ciò è molto impegnativo, ci sono cose che impari solo avendo vissuto a tua volta. Essere un ghost writer significa avere capacità di scrittura, esperienza di vita e anche spirito di sacrificio.

Sono la Penna che trasforma la vostra storia in un libro, avendo cura di intrecciare le vicende dei vostri protagonisti con i contesti storici dell’epoca in cui si sono svolte. Persone e fatti quasi dimenticati e destinati certamente a svanire nel tempo, potranno vivere per sempre nelle pagine di un libro firmato da voi. Quel testo salverà la vostra memoria di generazione in generazione, raccontando le vicissitudini di uomini e donne che rinasceranno a ogni lettura e, se il vostro obiettivo è la pubblicazione, potrete ambire a suscitare riflessioni ed emozioni in un vasto pubblico di lettori.

Perché faccio il ghost writer

Spesso mi chiedono se, a parte i soldi, ottengo qualche altra soddisfazione dall’attività di scrittore su commissione.
Sì, il mio lavoro offre anche gratificazioni di tipo diverso.
Può capitare che il mio nome venga menzionato sulla copertina di un libro, oppure nel risguardo o magari nei ringraziamenti; spesso non compare da nessuna parte, ma non è un problema.
Amo essere una ghost writer perché questa attività mi permette di conoscere persone interessanti, di entrare nelle loro vite e di condividere storie straordinarie. Intanto scrivere un’autobiografia o scrivere una biografia su commissione mi porta a conoscere mondi spesso lontani dal mio e imparo sempre moltissimo. Inoltre cerco di stabilire una particolare sintonia con il cliente-narratore per arrivare a scrivere trasformando i suoi pensieri in parole composte nella forma più vicina al suo stile.
Come ci riesco? Quando svolgo l’attività di ghost writer annullo me stessa per trasformarmi nell’alter ego del narratore. Ascolto la storia, faccio domande, analizzo, approfondisco, mi confronto e poi inizio a scrivere con l’obiettivo di raccontare la visione del mondo e dei fatti che gli appartiene. La sua, non la mia.
Raccolgo avvenimenti ed emozioni senza giudicare. Mi sforzo di capire ciò che il cliente-narratore ha da dire per scrivere quel libro, lo stesso che lui avrebbe scritto se avesse avuto il tempo e la possibilità di farlo.
Per poter fare il mio lavoro di ghost writer devo essere interessata all’argomento di cui tratteremo sotto più aspetti e devo poter stabilire un buon livello di confidenza con il cliente-narratore. Per decidere se accettare o meno un incarico mi baso proprio su questi due parametri: quanto mi interessa la storia, quanto è complessa e la disponibilità del narratore ad aprirsi, a entrare in un rapporto di totale fiducia con me. Perché quello dello scrittore fantasma è un mestiere speciale, si può fare bene solo se la relazione tra chi narra e chi scrive funziona. I due co-autori devono lavorare in armonia.

Il ghost writer: a ciascuno il suo

Per ovvie ragioni legate alla privacy non posso svelare i nomi dei miei clienti, ma posso dirvi chi sono alcuni di loro: imprenditori, marinai, mercanti d’arte, coppie al traguardo delle nozze di diamante, viaggiatori, reduci da un divorzio, persone con storie difficili di dipendenza dalle sostanze, vittime di abusi, eroi del nostro tempo, donne e uomini che hanno attraversato una guerra e persone che stanno scontando un grave errore. Ho svolto il servizio di ghost writing anche in relazione alla stesura di epistole scritte per raccontare un segreto di famiglia da svelare post mortem e per ricordare un amore scomparso.

Per raccontarvi non dovete rispettare alcun requisito speciale se non quello dell’onestà. Dovete essere disposti ad aprire cuore e mente per farlo al meglio. Non è importante essere un personaggio famoso o avere avuto un’esistenza piena di avventure. Ogni vita comune è anche unica e originale e merita di essere ben narrata. Il compito del ghost writer è quello di dare struttura e coerenza al racconto, di individuare lo stile più adatto a trasporre su carta una storia, la vostra memoria, in modo che il lettore sia invogliato a leggere, pagina dopo pagina, fino alla fine del libro.

Per me, fare il ghost writer è il lavoro più bello del mondo!

Susanna De Ciechi
susanna.deciechi@gmail.com
cell.338 8693895

Alcuni esempi di libri scritti grazie all’intervento di un ghost writer.

  • Open di André Agassi è stato scritto dal premio Pulitzer J.R. Moehringer, menzionato nei ringraziamenti.
  • David Beckam non ha mai menzionato Tom Watt il ghost writer che per lui ha scritto l’autobiografia intitolata My side.
  • Going Rogue, autobiografia dell’ex governatrice dell’Alaska, Sarah Palin, pare sia nata dalla penna di Lynn Vincent.
  • I libri per bambini di Madonna probabilmente sono stati scritti dalla penna di Eitan Yardeni.
  • Il saggio It Takes A Village, firmato da Hillary Clinton, non riporta il nome di Barbara Feinman Todd.

Senza titolo-1 grigio scuro Susanna rid

Non sto a citare i tanti italiani, sportivi, attori, … piuttosto vi segnalo alcuni tra i libri che ho scritto di recente come ghost writer, per i quali ho avuto il riconoscimento del credito letterario (ovvero della firma-autore) in copertina. Troverete altre notizie navigando le pagine di questo sito, in particolare quelle dedicate ai miei libri. Le recensioni di diversi critici letterari e di comuni lettori, pubblicate sui vari blog di letteratura e su Amazon, certificano la qualità del mio lavoro.

Di recente ho pubblicato:

Qualcosa nascosto, romanzo di Marco Bagliano e Susanna De Ciechi, 2022

Il mio ultimo anno a New York, romanzo di Annalisa Menin e Susanna De Ciechi, 2018

My last year in New York, romanzo di Annalisa Menin e Susanna De Ciechi, 2017 – traduzione di Alastair McEwen

La bambina con il fucile, autore Susanna De Ciechi, 2016

Il paese dei tarocchi, autore Susanna De Ciechi con Gli Spiumati, 2016

La regola dell’eccesso, autori Renato Tormenta e Susanna De Ciechi, 2015

Tessa e basta, autori Tessa Krevic e Susanna De Ciechi, 2015

Quello che sapevamo di Eliana, romanzo collettivo AA.VV. – lPdP 2014

Metropolis, raccolta racconti AA.VV. – lPdP 2014

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