Quest’anno ci vuole molta immaginazione per trovare un senso al Natale. Il Natale è obbligatorio e io detesto gli obblighi, le costrizioni e le ipocrisie, ma nulla cambia. Ed è di nuovo Natale, va in scena la solita manfrina…
Il video di “Abban-dono”, la nuova canzone di Mina, è un esempio di come la creatività umana possa utilizzare con profitto gli strumenti messi a disposizione dell’intelligenza artificiale per raccontarci qualcosa di diverso…
Come va oggi? È difficile dirlo, tempo fa non avrei esistato nel dare una risposta. Mi ricordo che i colori, tutti i colori, mi sembravano più intensi, pastosi. Mettevano allegria. Dov’è finita l’allegria? È in dote solo ai bambini e agli ingenui?
Gli italiani leggono poco. È un dato statistico che dice molto di noi e in parte spiega il declino del bel Paese perlopiù governato da ignoranti. In questo quadro desolante stupisce la percentuale di lettori non vedenti: i ciechi leggono, e tanto…
Quasi cinquant’anni fa Marguerite Yourcenar descriveva l’eterno rito del Natale: “Per la maggior parte degli odierni celebranti, la grande festa cristiana si riduce a due riti: comprare…, oggetti utili o meno, e ingozzarsi, o ingozzare le persone…”
Un’amica mi chiede quali siano i miei buoni propositi per l’anno nuovo, vuole indicazioni spicciole e di buon senso, cose pratiche. Mi raccomanda: “Non farmi una tirata su ciò che va male, ti prego, Non possiamo salvare il mondo”…
Ogni giorno cresce il malumore, ogni giorno aumenta la fatica di abitare questo presente assurdo, eppure dobbiamo rassegnarci al fatto che abbiamo davanti una strada piena di buche da percorrere. Ci verrà il mal di schiena, poi guariremo, forse…