Ancora una volta il Natale e il Capodanno strisciano dentro il mio tempo e non c’è modo di evitare i jingle, le confezioni regalo esposte in ogni vetrina, fisica o virtuale, e le domande su cosa farò e dove sarò il 25 e il 31. Mai come quest’anno il contorno d’obbligo alle festività mi infastidisce, ma faccio finta di niente, o almeno ci provo, e distribuisco e ricevo auguri e sorrisi, in attesa che arrivi gennaio.
Mentre ascolto le pessime notizie che arrivano da ogni parte, ripenso ad altri Natali, meno guerreggiati, e al futuro dietro l’angolo che non so immaginare. Per consolarmi ricorro a un vecchio rimedio: sprofondare nella lettura. Qualcuno, non ricordo chi, ha detto che i libri sono i nostri amici più tranquilli e fedeli, e anche gli insegnanti più pazienti, e ne ho parecchi che mi aspettano per trascorrre le ore quiete di questi giorni, fuori dal tempo della routine.
Buone Feste a tutti!