5 novembre 2024, il confronto Trump-Harris è prossimo all’epilogo. Mentre attendo di scoprire quale film andrà in scena, se un horror, una commedia o che altro, accadono piccoli fatti, anche un po’ comici. E disperanti…
Sono trascorsi mesi da quando ho scritto qui, sul mio sito; il tempo è passato in un lampo. La mia lunga estate è stata densa di eventi, alcuni piacevoli, altri meno. Nulla di drammatico, solo contrattempi, utili spunti di riflessione…
Quest’anno ci vuole molta immaginazione per trovare un senso al Natale. Il Natale è obbligatorio e io detesto gli obblighi, le costrizioni e le ipocrisie, ma nulla cambia. Ed è di nuovo Natale, va in scena la solita manfrina…
Come va oggi? È difficile dirlo, tempo fa non avrei esistato nel dare una risposta. Mi ricordo che i colori, tutti i colori, mi sembravano più intensi, pastosi. Mettevano allegria. Dov’è finita l’allegria? È in dote solo ai bambini e agli ingenui?
Quasi cinquant’anni fa Marguerite Yourcenar descriveva l’eterno rito del Natale: “Per la maggior parte degli odierni celebranti, la grande festa cristiana si riduce a due riti: comprare…, oggetti utili o meno, e ingozzarsi, o ingozzare le persone…”
Un’amica mi chiede quali siano i miei buoni propositi per l’anno nuovo, vuole indicazioni spicciole e di buon senso, cose pratiche. Mi raccomanda: “Non farmi una tirata su ciò che va male, ti prego, Non possiamo salvare il mondo”…
Cosa succede alle pagine che in fase di revisione di un testo vengono scartate? Quegli stralci di storia sono destinati a morire oppure prima o poi avranno diritto a una seconda occasione? Lascio ai lettori un racconto salvato dall’oblio e la sua storia…