18 aprile 2014

Marquez-web“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla”.

Gabriel García Márquez è morto a Città del Messico a 87 anni. È stato uno dei più grandi scrittori del Ventesimo secolo, Premio Nobel nel 1982, con Cent’anni di solitudine (1967) ha ottenuto il successo a livello internazionale con 50 milioni di copie tradotte in 25 lingue. Fra le sue opere principali ricordiamo: Cronaca di una morte annunciata, L’autunno del patriarca, Nessuno scrive al colonnello, L’amore ai tempi del colera, Il generale nel suo labirinto, tutte negli Oscar Mondadori. È del 2002 la sua biografia, Vivere per raccontarla (Mondadori) in cui ha raccontato gli anni dell’infanzia e della giovinezza: dalla nonna che lo incantava con le sue storie, alla vita condotta nei quartieri malfamati di Bogotá, mentre si formava quell’immaginario fantastico che ha dato vita a Cent’anni di solitudine, romanzo chiave del realismo magico ibero-americano e agli altri capolavori.

 

 

 

 

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