Marco Bellocchio. 50 anni di cinema, un omaggio alla straordinaria carriera cinematografica del regista bobbiese dal 24 novembre al 6 dicembre 2015, presso il MIC – Museo Interattivo del Cinema, Fondazione Cineteca Italiana.
È il 1965 quando I pugni in tasca, il film dell’allora esordiente Marco Bellocchio, 26 anni, diventa un caso nazionale. La critica lo annovererà tra i film manifesto, in grado di anticipare in qualche modo i fermenti del ’68. La pellicola ottiene la Vela d’argento per la miglior regia al Festival di Locarno. Oltre a questo intramontabile capolavoro, la retrospettiva intende offrire una panoramica sulla cinematografia di Bellocchio, proponendo quindici titoli fra i più significativi.
Fra le sue prime pellicole, in rassegna Sbatti il mostri in prima pagina con Gian Maria Volontè, film che mette in evidenza gli stretti legami fra stampa, politica e forze dell’ordine; La Cina è vicina, un’opera che condanna la società contemporanea in chiave politica attraverso la storia di una famiglia benestante e Marcia trionfale, la drammatica storia di un ragazzo che, benché abbia fatto di tutto per essere ammesso all’accademia, si ritrova a dover fare il servizio di leva.
Fra i titoli più recenti, L’ora di religioneIl sorriso di mia madre, Il regista di matrimoni, Sorelle mai e il suo ultimo film, Sangue del mio sangue, interpretato da Filippo Timi e Alba Rohrwacher, un’opera che affronta la storia e la biografia del regista e che è stata presentata in concorso alla 72° Mostra del Cinema di Venezia.
Info www.cinetecamilano.it

Immagine tratta dal film L’ora di religione.

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