Presso Spazio Oberdan Milano dal 16 luglio all’11 agosto 2016, Fondazione Cineteca Italiana presenta una rassegna dedicata a uno degli autori più importanti del cinema giapponese contemporaneo: il regista, sceneggiatore, montatore e produttore Hirokazu Kore-Eda. L’omaggio prevede otto film, ben sei dei quali mai distribuiti in Italia. Attraverso un linguaggio cinematografico a un tempo ricco ed essenziale, la sua opera costituisce una riflessione profonda sugli aspetti più complessi e universali dell’esistenza umana, indagati con uno sguardo capace di farne emergere i risvolti più nascosti e autentici. Un cinema, quello di Kore-Eda, raro e prezioso che, nella sua apparente semplicità, non fornisce facili e consolatorie risposte o soluzioni, ma che pone continue domande, emozionando e costringendo a pensare. In programma alcuni dei suoi capolavori, a partire dall’ultimo, Little Sister, oltre a Nobody Knows, fra i suoi più famosi, premiato nel 2004 al Festival di Cannes per l’interpretazione del giovanissimo Yagira Yuya. Da non perdere Air Doll, presentato al Festival di Cannes nel 2009, storia surreale di una bambola gonfiabile che diventa umana e si innamora del suo proprietario; il meraviglioso After Life, film visionario ambientato in un Limbo fra la terra e il paradiso dove le persone devono scegliere un unico ricordo da tenere con sé per tutta l’eternità; Father and Son, riflessione sulla paternità, sul tempo in una storia di scambio di neonati in culla; Maborosi, storia di tormento e dolore di una donna che ha perso il marito e in passato la nonna, e ora dovrà misurarsi con se stessa e ritrovare la sua serenità interiore; I Wish, dove i protagonisti sono due fratellini separati a causa del divorzio dei genitori, che non si rassegnare a stare divisi e conquistano lo spettatore per la loro purezza, spontaneità e meravigliosa vitalità, e infine Still Walking, ambientato nel corso di una sola giornata estiva, durante la quale i figli di una coppia di pensionati fanno ritorno alla casa di famiglia per commemorare l’anniversario della morte del figlio maggiore e rivisitare vecchi problemi e risentimenti.

Share: