Presso Spazio Oberdan Milano dal 28 settembre al 4 ottobre 2016 Fondazione Cineteca Italiana presenta Heart of a Dog, il lungometraggio della grande Laurie Anderson che ha suscitato ammirazione e commozione alla Mostra del Cinema di Venezia 2015. Il film, incentrato su Lolabelle – l’adorato rat terrier di Laurie Anderson, morto nel 2011, è un lavoro sulla memoria, che fonde i materiali grezzi della vita e dell’arte della Anderson in una riflessione intima sull’amore e sulla perdita, sulla vita e sulla morte, e sul passaggio del tempo. Inframmezzando una personalissima narrazione e originali composizioni di violino, animazione disegnata a mano, filmini di famiglia in 8 millimetri e opere d’arte, Heart Of a Dog avvolge gli spettatori con un linguaggio visivo ipnotico.
I brani che formano la colonna sonora del film sono tratti dalle opere più celebri dell’artista, come Homeland (2010), Bright Red (1994), Life on a String (2001), ma comprendono anche musiche inedite, come quelle tratte dal prossimo lavoro con i Kronos Quartet intitolato Landfall. Il brano di chiusura, Turning Time Around, è stato scritto e interpretato da Lou Reed, il suo compianto compagno di una vita, a cui il film è dedicato.
La scheda del film: Heart of a Dog R., sc. e musica: Laurie Anderson. Fot.: L. Anderson, Toshiaki Ozawa, Joshua Zucker Pluda. Mont.: Katherine Nolfi, Melody London. USA, 2015, 75’.
Il viaggio cinematografico di Laurie Anderson nel continente dell’amore, della morte e del linguaggio accolto da applausi e commozione alla Mostra del Cinema di Venezia 2015. Il film è un saggio personale che intreccia ricordi di infanzia, video diari, riflessioni filosofiche sul concetto buddista della vita dopo la morte, oltre a una serie di tributi sinceri e sentiti agli artisti, agli scrittori, ai musicisti e ai pensatori che l’hanno ispirata.
Grazie Susanna, informazione preziosa per chi, come me, da anni segue il lavoro della straordinaria Laurie Anderson.
Buongiorno, Nicoletta. Il teatro parenti ha realizzato una bella iniziativa per il lancio di questo film. Lo scorso fine settimana ci sono state due proiezioni in anteprima cui hanno potuto partecipare anche venticinque cani di taglia medio piccola. Volevo portarci Tina, ma stava affrontando il suo primo calore. Può sembrare una follia portare il cane al cinema? Non so, mi sarebbe piaciuto fare l’esperienza.
Iniziativa particolare. Un momento di aggregazione anche per i padroni, che si conosceranno come al parchetto e verranno indirizzati verso l’uno o verso l’altra a seconda delle preferenze dei loro cani. Ho due amici che si sono sposati in questo modo, lei due labrador e lui un boxer… un’attrazione nata grazie a loro, durante il giro d’aria. Chissà che possano nascere nuovi amori anche al cinemad’ora in poi!