Facciamo chiarezza su «caporali», “virgolette”, ‘apici’: come vanno usati? Una regola precisa non esiste e di solito l’uso è normato dalle case editrici, tuttavia ciascun autore deve seguire una propria norma di base, per coerenza, per evitare minestroni mal cucinati, perché così facendo renderà più facile l’immediata comprensione del suo testo al lettore.

Per prima cosa, accertatevi di saper digitare i diversi tipi di virgolette. Lo so sembra banale, ma non lo è. Conoscere il programma di videoscrittura è fondamentale, ne avevo già parlato in un altro post relativo al modo di impaginare un manoscritto, lo potete leggere qui. Conosco autori che hanno passato anni a fare la figura dei barbari mandando in giro testi in cui i dialoghi erano contrassegnati da doppie virgolette basse, queste <<, al posto dei caporali, questi «. I doppi uncini, le virgolette basse si chiamano anche così, in un testo di narrativa sono la firma del dilettante, infatti il loro utilizzo è limitato al linguaggio informatico (HTML per i tag, per contenere le URL dei siti web).

«Esagerata! Tra uncini e caporali non c’è poi questa gran differenza» sostiene l’autore di turno.
«Invece sì» ribatto. «Dimmi perché non usi i caporali.»
«Non ci sono sulla tastiera del computer. Mai trovati.»
«E tu vuoi fare lo scrittore? Come risolvi il lavoro di ricerca e approfondimento per ciò che scrivi se non sei in grado di trovare dei semplici “caporali”?»

Qui sopra, in poche battute l’utilizzo dei vari tipi di virgolette è dimostrato. In linea di massima si impiegano nella gestione del discorso diretto, per dare evidenza a un titolo, o a una parola che vogliamo venga intesa in senso ironico o allusivo, oppure quando riportiamo una citazione.

Salvo quando devo seguire specifiche norme redazionali, io attribuisco una sorta di gerarchia alle virgolette: all’esterno comandando i caporali mentre quando mi capita di dover mettere delle virgolette dentro le virgolette, utilizzo le virgolette doppie alte ed eventualmente, all’interno di queste, gli apici. Questi ultimi si usano soprattutto per sottolineare il significato di un termine particolare (es. morgue ‘obitorio, camera mortuaria’).

Per inciso, quando dovete digitare dei simboli speciali e non sapete come fare, basta che li cerchiate nella mappa dei simboli di Word. I caporali su Windows si digitano così: « Alt+174 – » Alt+175.

Immagine dal web

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