La mostra dedicata a Giorgio De Chirico, in questi giorni a Palazzo Reale a Milano, vale senz’altro una visita. In casi come questo consiglio di fare l’esperienza con una visita guidata che consente alla maggior parte di noi, persone poco o per nulla preparate sul tema specifico (io per prima), di conoscere e capire meglio l’artista, le sue opere e il senso delle scelte fatte nella costruzione del percorso espositivo proposto. In questa occasione ho potuto contare sulla competenza di Chiara, una bravissima storica dell’arte dello staff di MilanoGuida che di per sé è sempre una garanzia.

Giorgio De ChiricoIl percorso espositivo è allestito in sezioni tematiche e mette in luce i diversi aspetti di questo grande artista del Novecento, un uomo fuori dagli schemi, un po’ cane sciolto tra gli artisti della sua epoca, determinato nel far valere l’originalità della sua pittura con ogni mezzo; iniziò ad avere successo intorno al 1910 con la comparsa nelle sue opere dei primi “manichini”, oggi considerati icone della pittura del XX secolo. Grazie alla guida, ora ho chiaro il percorso dell’artista e anche un po’ quello dell’uomo, a cominciare dalla storia di famiglia per poi attraversare i cambiamenti maturati con le esperienze e gli incontri avuti nel corso dei suoi tanti viaggi, tra l’altro ha soggiornato anche a Milano, la vita al tempo delle guerre, gli affetti. In questo percorso sono stati davvero molti i cambi di passo della sua pittura, incredibili per me che non li conoscevo e avevo presente solo alcuni suoi ritratti e, naturalmente, i dipinti legati al periodo della Metafisica.

La mostra propone 120 dipinti che abbracciano un amplissimo arco temporale, tra questi alcuni riferiti al primo soggiorno a Parigi (1912), all’incontro con le avanguardie (Picasso, Apollinaire) passando per il periodo della Metafisica e quello del Surrealismo, fino al viaggio a New York del 1938 e alla Biennale del 1940; svelano l’arte e il mestiere di questo straordinario artista, le sue invenzioni, i riferimenti culturali e il senso profondo di libertà che immagino sia stato per lui una delle principali fonti di ispirazione.

 

Giorgio De Chirico

“L’arte deve creare sensazioni sconosciute in passato; spogliare l’arte dal comune e dall’accettato… sopprimere completamente l’uomo quale guida o come mezzo per esprimere dei simboli, delle sensazioni, dei pensieri, liberare la pittura una volta per tutte dall’antropomorfismo… vedere ogni cosa, anche l’uomo, nella sua qualità di cosa”.
(Giorgio De Chirico)

“De Chirico, pittore accurato,
prende in prestito dal sogno
l’esattezza dell’inesatezza,
l’uso del vero per promuovere il falso”.
(Jean Cocteau)

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