Ci sono giorni in cui ci svegliamo sentendoci stanchi e inquieti. Forse abbiamo solo riposato male e pensiamo che un caffé doppio ci rimetterà in carreggiata. Invece accendiamo la radio, ascoltiamo le notizie e leggiamo il giornale. La stanchezza aumenta insieme al disgusto per qualcosa di sbagliato cui non possiamo rimediare e neppure sfuggire. E allora ci assale una paura che non sappiamo decifrare, ma alla fine è soprattutto paura di noi stessi, di non saperci ribellare a quel che non ci piace. Tranquilli, fate finta di niente e vedrete che passa. Ormai nulla ci scuote.

“Il problema è che abbiamo paura, basta guardarci. Viviamo con l’incubo che da un momento all’altro tutto quello che abbiamo costruito possa distruggersi, con il terrore che il tram su cui siamo possa deragliare. Paura dei bianchi, dei neri, della polizia e dei carabinieri. Con l’angoscia di perdere il lavoro, ma anche di diventare calvi, grassi, gobbi, vecchi, ricchi. Con la paura di perdere i treni, di non arrivare in orario agli appuntamenti… Paura che scoppi una bomba, di rimanere invalidi, paura di perdere un braccio, un occhio, un dito, un dente, un figlio, un foglio! Un foglio su cui avevamo scritto una cosa importantissima… Paura dei terremoti, paura dei virus, paura di sbagliare, paura di dormire, paura di morire prima di aver fatto tutto quello che dovevamo fare… Paura che nostro figlio diventi omosessuale, di diventare omosessuali noi stessi! Paura del vicino di casa, paura delle malattie, paura di non sapere cosa dire, di avere le mutande sporche in un momento importante… Paura delle donne, paura degli uomini, paura dei germi, dei ladri, dei topi e degli scarafaggi… Paura di puzzare! Paura di votare, di volare… Paura della folla, di fallire, paura di cadere, di rubare, di cantare… Paura della gente, paura degli altri…”

La Paura – Testo dal monologo sulla paura di Fabio de Luigi tratto da Happy Family, un film del 2010 diretto da Gabriele Salvatores, liberamente ispirato all’omonimo spettacolo teatrale di Alessandro Genovesi, che a sua volta si rifà al pirandelliano Sei personaggi in cerca d’autore. Protagonista Fabio De Luigi insieme a Diego Abatantuono. Nel cast del film anche Margherita Buy, Fabrizio Bentivoglio e Carla Signoris – Due famiglie incrociano i destini a causa dei figli quindicenni caparbiamente decisi a sposarsi. Un banale incidente stradale catapulta il protagonista-narratore, Ezio (Fabio De Luigi), al centro di questo microcosmo, nel quale i genitori possono essere saggi, ma anche più sballati dei figli, le madri nevrotiche e coraggiose, le nonne inevitabilmente svampite, le figlie bellissime e i cani cocciuti e innamorati. In poche parole, due famiglie di oggi, che sfuggono alle catalogazioni e alle etichette, in evoluzione continua, in equilibrio precario, vive, felici e confuse.

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