Da poco è nato il blog de La regola dell’eccesso – https://regoladelleccesso.wordpress.com/ – dove si racconta del libro scritto da me e da Renato Tormenta. Avrete la possibilità di scaricare un capitolo inedito che fa sempre riferimento alle vicende narrate nel libro e potrete leggere una serie di mini-racconti, storie in pillole con le quali spero di catturare per qualche minuto la vostra attenzione. Pubblico qui di seguito l’ultimo post della serie che ha come protagonista Renato Tormenta e, se ancora non lo avete fatto, vi invito a leggere e magari condividere quelli già pubblicati e gli altri che verranno.

Au revoir mon cheri!

9941fd9afb6f04efaaa92542f8c936b1.jpg-webOgni volta che torno a casa è un momento speciale, non importa che il mio viaggio sia durato una settimana o un mese, che mi sia spostato di poche centinaia di chilometri o sia andato all’altro capo del mondo. Questa volta ero partito all’improvviso e avevo lasciato un sacco di cose in sospeso, una in particolare. Sto parlando della promozione del libro che ho scritto con Susanna e con lei non c’è da scherzare. La mia Ghost è veramente… pressante. La sentirò domani. Lei sa che ho bisogno dei miei tempi, dei miei spazi, eppure mi sta sempre con il fiato sul collo. Ha ragione, il libro è importante. Racconta di un uomo che infila una serie di scelte sbagliate, errori che compromettono la sua vita fino quasi a un esito estremo e poi… Sono gli stessi sbagli in cui incorrono tanti anche oggi. Ragazzi come Jacopo, il figlio del mio meccanico cui ho dato una lezione a Nizza. È la moda dello sballo. Mi capita spesso di incontrare giovani che nel fine settimana si riempiono di alcol o altro e poi fanno risse o vanno allo stadio e si appassionano solo al calcio e discutono e litigano e pare che stiano parlando dei massimi sistemi per risolvere chissà quali problemi. Scopriranno troppo tardi che ciò che ora sembra bello e divertente può essere sbagliato. Io lo so bene. Certe dipendenze, che alcuni chiamano vizi, sono una malattia che ti porta via a te stesso, al tuo posto resta solo un fantasma.
La verità è che sono stanco, ho bisogno di una vacanza vera, lontano da tutto. Un bel viaggio, magari in oriente, tempo per me, per meditare.
Sapete che c’è? Domani scelgo una meta, riempio lo zaino e compro un biglietto per la fine del mondo, senza internet, e non porto neppure il satellitare. Poi chiamo Susanna, anzi, le lascio un messaggio. Le passo la staffetta. Au revoir mon cheri!

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