Nella mia attività di ghostwriter mi capita spesso di immergermi nelle storie che raccontano di persone cui la vita non ha fatto sconti. Riviverle insieme a chi  ne è stato protagonista, farlo con la concentrazione necessaria per poi  restituirle all’interno di un progetto di scrittura, è uno sforzo molto impegnativo e talvolta mi capita di sentire il bisogno non tanto di riposarmi quanto di consolarmi. E allora cosa c’è di meglio di una bella favola, adatta ad adulti e bambini? Ho appena finito di leggere Il bassotto e la regina di Melania G. Mazzucco, una scrittrice che ho sempre apprezzato molto e di cui qui ricordo solo due tra i suoi tanti romanzi: Vita, premio Strega del 2003, e Un giorno perfetto del 2005 da cui è stato tratto un film con la regia di Ferzan Özpetek. Per la Mazzucco il genere favolistico è una eccezione rispetto i temi cui ci ha abituato. La storia, vibrante, tenera, tristissima ma con il lieto fine, come si conviene alle favole, insegna la grandezza d’animo degli animali. I loro sentimenti sono sempre più limpidi dei nostri anche fuori dalle pagine del libro, nella realtà. La misura del volumetto, un centinaio di pagine “compreso le figure”, lo rende adatto alla lettura per chiunque, perfino per quelli che vivono in case in cui, a parte gli scontrini, è difficile trovare un qualsiasi pezzo di carta stampata.

«Era sinuosa, aggraziata, col musino appuntito
e il pelo folto come un tappeto di lana.
Era il cane piú elegante che avessi mai visto
e capii subito che avrebbe spezzato il cuore del bassotto»

La trama: Platone è un bassotto dal pelo duro e la coda a pennello. Un cane da salotto, di quelli nati per fare compagnia agli uomini. A Yuri, per esempio, studente di filosofia «con gli occhiali perennemente appannati». Ma durante le vacanze Yuri segue la sua Ada su una nave da crociera, lasciando il bassotto alle cure del portiere. E proprio nella solitudine della notte di Natale avviene per Platone l’incontro che gli cambierà la vita. Nella cantina del palazzo, il Tatuato – cranio rasato e muscoli da sollevatore di pesi – nasconde scatoloni pieni di animali di contrabbando: scimmie, iguane, serpenti a sonagli, una saggia tartaruga leopardo di nome Leo, e lei, la Regina, una giovanissima levriera afghana, «poco piú che un gomitolo di neve». Per Platone è il colpo di fulmine. Ma il cuore della Regina è altezzoso, e neanche le canzoni che il bassotto intona giorno e notte per tenerle compagnia riescono a conquistarla. A raccontarci questa storia tenera e profonda, dal suo osservatorio speciale tra le foglie di un albero, un pappagallo che conosce tutte le lingue del mondo, e tutte le pieghe dell’anima.

Il bassotto e la regina di Melania G. Mazzucco
Illustrazioni di Alessandro Sanna
pag 112 – Einaudi, 2012

Nella foto un ritratto particolarmente ben riuscito di Tina, la mia #similJackRussell.

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