Sta per partire la quinta edizione del Maggio dei Libri, la campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di ribadire il valore sociale della lettura quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, la campagna…
È uscita la versione ebook de “La regola dell’eccesso” scritto a quattro mani da Renato Tormenta e Susanna De Ciechi (il cartaceo uscirà a maggio). Il libro prende spunto dalle esperienze di Renato Tormenta…
La manifestazione si svolgerà durante la settimana dedicata alla promozione della lettura e animerà i più importanti luoghi del libro. Oltre agli eventi diffusi in tutta la città, il 21 aprile le scuole organizzano “A scuola senza…
Inaugurerà il 20 aprile 2015 la nona edizione di PHOTOFESTIVAL Milano, la grande manifestazione promossa da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging che rappresenta l’appuntamento annuale di Milano con la…
Samuele Bersani ha composto e interpretato con Pacifico la canzone “Le storie che non conosci”, la colonna sonora di #ioleggoperché, il progetto nazionale di promozione del libro e della lettura organizzato dall’AIE. “Una storia che non conosci non è mai di seconda mano / è come un viaggio improvvisato a chilometraggio illimitato / una storia in cui tu ti specchi con i tuoi occhi da marziano / e’ come una lanterna magica che non si ferma”, cita il testo chimerico: è la storia di un libro che attraverso la sua vita racconta i mari dell’immaginazione. È un corpo di carta che assorbe un tempo indeterminato e l’esperienza dei vissuti umani. Un libro che racconta una storia sempre nuova per chi lo scopre. Ad accompagnare l’uscita di “Le storie che non conosci”, un video firmato da AreaVideo. Si tratta di un vero e proprio slogan per tutta la campagna di promozione del progetto, che gli artisti hanno realizzato a titolo gratuito. “Le storie che non conosci non sono mai di seconda mano” è la frase-ritornello che nel finale chiude la canzone, cantata da Francesco Guccini: il grande omaggio di uno straordinario cantautore, che ha deciso di tornare eccezionalmente a cantare solo “per amore dei libri”. Dal 10 aprile la canzone è scaricabile su tutti gli store digitali: il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza alla Fondazione LIA www.fondazionelia.org per finanziare laboratori di lettura per bambini non vedenti e ipovedenti a Bologna.
La manifestazione è contraddistinta dalla vocazione di fare ogni anno il punto sullo stato della nostra cinematografia dandone un quadro sintetico ma incisivo attraverso la proiezione di lungometraggi, cortometraggi, documentari…
16 aprile 2015
Vivere per quattordici anni nelle condizioni più disumane che un uomo possa sopportare, ostaggio di una dittatura feroce fino a dimenticare il proprio volto. Essere prima guerrigliero e poi deputato, senatore, ministro e, infine, Presidente della Repubblica dell’Uruguay. Rinunciare al 90% dello stipendio per vivere felice dedicando il tempo della vita alla terra e al rapporto con gli altri. Questo e molto altro è José “Pepe” Mujica, il Presidente più famoso del mondo. A ottant’anni è l’esempio più scomodo che esista per l’intera classe politica planetaria, perché il “Pepe” è l’esempio vivente di come si può pensare al bene comune senza avere brame di potere e di ricchezza vivendo, anzi, come qualsiasi cittadino della propria nazione. Questo libro ospita un’intervista esclusiva rilasciata a Montevideo a Cristina Guarnieri, direttrice della casa editrice Eir, nonché i discorsi più importanti e famosi del Presidente, fra cui spicca il discorso sulla felicità – che dà il titolo al libro – proferito dal Presidente al G20 in Brasile nel giugno 2012. Inoltre è corredato da una biografia romanzata di Mujica, ideata da Massimo Sgroi e approvata dalla presidenza, da alcune pagine che Mujica ha scritto di suo pugno per questa prima edizione italiana, dalla Prefazione di Omero Ciai, giornalista di Repubblica e da una Postfazione di Donato Di Santo, responsabile politico dei rapporti Italia-Sud America. Fra i temi che emergono dai discorsi di Mujica, oltre i riferimenti costanti alla sua storia – gli anni della sua battaglia come guerrigliero Tupamaro contro la dittatura in Uruguay, l’isolamento in carcere, poi il ritorno alla vita e la carriera politica fino alla presidenza – vi sono le ragioni della sua inusuale scelta di restare a vivere da Presidente nella sua casetta di campagna, donare il 90% del proprio stipendio ai più poveri, tentare l’esperimento sociale di liberalizzare la marijuana o aprire per la prima volta un Paese sudamericano ai matrimoni gay, la lotta contro la mafia, il tema dell’auto-gestione delle imprese, il rapporto tra il Mercosur e i Paesi del Brics, l’Europa, il mondo globalizzato, la decrescita, la cura dell’ambiente, e molto altro.