Non dirmi che hai paura di Giuseppe Catozzella

Biografie By Ottobre 15, 2014 No Comments

15 ottobre 2014

9788807030772_quarta.jpg.448x698_q100_upscale-webLa voglia di vivere e di vivere correndo oltre la paura. Questa è la storia di Samia raccontata in Non dirmi che hai paura (Feltrinelli) da Giuseppe Catozzella che ha saputo entrare nella pelle di una ragazzina di Mogadiscio con la passione della corsa, mostrando il suo sguardo candido su una Somalia che non lascia spazio alla speranza. Tuttavia Samia ha dentro di sé uno slancio che è pari a quello che avverte nelle sue gambe magre e velocissime e tenta disperatamente di cambiare il suo destino per se stessa e per riscattare le donne del suo Paese. Arriva alle Olimpiadi di Pechino dove non vince, ma si fa notare e sogna di partecipare a quelle di Londra. La situazione precipita, è costretta ad allenarsi di notte, corre chiusa dentro il burka, il padre viene ammazzato al mercato di Bankara, la sorella decide di fuggire in Europa e Ali, il suo grande amico, entra nel gruppo dei terroristi. Samia cerca di andarsene, fa tappa ad Addis Abeba, ma il comitato olimpico di Mogadiscio non fa arrivare i documenti necessari e lei diventa una clandestina. Decide di intraprendere il viaggio dei migranti dall’Etiopia al Sudan, e attraverso il Sahara verso la Libia per poi arrivare via mare in Italia. L’esperienza devasterà il suo spirito e il suo corpo. Quando finalmente si imbarca per Lampedusa, Samia è già vinta. Finirà per abbandonarsi al mare.

 

 

 

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Il bar delle grandi speranze di J. R. Moehringer

Biografie By Ottobre 11, 2014 No Comments

11 ottobre 2014

 

index-webMalinconica e divertente, l’autobiografia di J. R. Moehringer edita da Piemme è l’avvincente racconto della lotta di un ragazzo per diventare uomo e un indimenticabile ritratto di come gli uomini rimangano, nel fondo del loro cuore, dei ragazzi perduti. Cresce con l’orecchio schiacciato contro la radio per ascoltare la voce del padre, un disc-jockey di New York, che ha preso il volo quando lui era ancora piccolo, e avendo come riferimento la madre, il suo mondo, la sua roccia, ma lui cerca anche qualcosa di più, qualcosa che riesce, debolmente ma ossessivamente, ad avvertire solo in quella voce maschile. A otto anni, quando anche la voce alla radio scompare, J.R. scappa disperato fino al bar all’angolo, e lì scopre un nuovo mondo e un coro turbolento di nuove voci. Sono poliziotti e poeti, allibratori e soldati, star del cinema e pugili suonati, la varia umanità che si rifugia al “Dickens” per raccontare le proprie storie o scordare i propri guai. E così, grazie a quel coro di voci, diventa grande.

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Il male addosso di Sandra Verda

Biografie By Ottobre 10, 2014 No Comments

10 ottobre 2014

images-web“…l’unico valore della mia vita, la forza del pensiero. È stata la forza del pensiero e non i farmaci ad aver ammazzato il vero male addosso consentendomi di vivere bene”. Uscito nel 1994 per Bollati Boringhieri il libro di Sandra Verda ha come protagonista la stessa autrice che, a sedici anni, scopre di avere il morbo di Hodgkin, un tumore particolarmente feroce che accompagnerà il suo sviluppo fino all’età adulta. Il male addosso racconta un percorso in cui la speranza si alterna continuamente a ricadute e riprese. La tenacia e la determinazione di questa giovane donna, tanto innamorata della vita da non lasciarsi mai andare, riescono a vincere. Forse è proprio alla sua capacità di resistere che Sandra Verda deve l’uscita finale da un incubo durato lunghi anni. Il ricordo e l’esperienza del dolore vissuto e, probabilmente, la voglia di testimoniare il suo esserci, nonostante tutto, l’hanno indotta a raccontare la sua storia.

 

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Professione Ghost Writer: cos’è la cartella editoriale?

Scritture&Scrittori By Ottobre 9, 2014 No Comments

IMG_0542-1.jpg-webPrima di tutto precisiamo: i libri non si misurano a peso e neppure conta quanto sono spessi in centimetri, quel che vale è soprattutto la qualità composta da diversi elementi, alcuni oggettivi altri soggettivi, ma questo è un discorso di tipo diverso. La scrittura ha comunque una propria unità di misura: la cartella editoriale pari a 1800 caratteri, per convenzione indicata in 30 righe da 60 battute (spazi inclusi). Nata come strumento dell’attività giornalistica, cui serviva un’unità di misura per calcolare i pagamenti degli articoli, è utilizzata in ambito editoriale per avere idea delle dimensioni di un’opera. Con l’avvento dei computer l’indicazione sul numero di righe, 30 da 60 battute, è divenuta obsoleta poiché varia in relazione al carattere utilizzato e al tipo di impaginazione. Calcolare di quante cartelle è composto un testo su file di Word per Windows è facilissimo: basta andare su Strumenti – Conteggio Parole e dividere la cifra alla voce “Caratteri (spazi inclusi)” per 1800.

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