7 aprile 2014
In Racconto autobiografico (Passaggi Einaudi), Eugenio Scalfari fa un bilancio della propria esistenza che definisce “non serena, ma fortunata e felice”. Il racconto parte e si snoda dalla casa dell’infanzia a Civitavecchia, con il balcone sul mare, alle aule del liceo Cassini di Sanremo, dove incontrò Italo Calvino, compagno di banco e amico. Narra poi degli anni dell’università e del primo lavoro di giornalista per “Roma Fascista”, svolto con un piglio tanto critico che ala fine gli costò l’espulsione dal GUF. Né mancano l’incontro con Pannunzio e Benedetti, l’attività politica, l’avventura de La Repubblica e le tante storie private. Sullo sfondo del racconto autobiografico si muove la storia del Paese da cui emerge il ritratto dello Scalfari uomo e della sua vita fuori dal comune.