Ho scritto un brevissimo racconto per LaFreccia, il magazine delle FS. Come sempre nelle storie che scrivo, piccole o grandi che siano, prendo spunto dalla realtà; questa fa riferimento all’ultimo libro che ho scritto come ghost writer, La bambina con il fucile. A me piace molto viaggiare in treno, una volta adoravo il tempo sospeso in cui trascorrevo ore, seduta con un libro in man e , sbirciando al di là del finestrino, scorrevo il mondo. Ora, con i trecentocinqua chilometri l’ora del Frecciarossa, tutto fluisce in accelerazione e lo sguardo non riesce più a fissare, non dico un dettaglio, ma neppure l’insieme di un panorama. Allora un po’ mi consola immaginare uomini e donne, in viaggio su è giù per l’Italia, che fermano il loro tempo, almeno una manciata di minuti, concentrati nella lettura.

ghost writer

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