La biblioteca pubblica di Jaffna, in Sri Lanka, incendiata nel 1981, è di nuovo funzionante. All’epoca della sua distruzione, la città di Jaffna rappresentava il centro tamil più importante del nord dell’isola. La biblioteca conteneva circa 97mila volumi compreso preziosi testi sulla storia tamil e diversi manoscritti antichi su foglie di palma. La raccolta era il vanto di quella cultura e si dice che venne data alle fiamme dai singalesi per rappresaglia all’uccisione di un poliziotto avvenuta per mano delle Tigri tamil. Si tratta di uno dei tanti tragici episodi che appartengono alla storia della lunghissima guerra civile che ha devastato quel Paese e che l’Occidente ha di fatto del tutto ignorato fino al dicembre del 2004 quando lo tsunami ha portato alla ribalta lo Sri Lanka.
Oggi sto lavorando come ghostwriter a un libro che racconta di questo Paese visto attraverso gli occhi di Massimiliano Fanni Canelles medico e presidente di @uxilia, partito per l’emergenza tsunami a approdato in una realtà dove l’urgenza era salvare i bambini non dall’onda, ma dalla violenza degli uomini e dalla guerra in aree dove l’acqua non era mai arrivata. Una straordinaria avventura, un viaggio da cui mi dispiacerà uscire quando il libro sarà terminato. Intanto, la citazione sulla nuova biblioteca di Jaffna rilancia la speranza per un popolo che ha da poco cominciato a conoscere la pace.

http://www.illibraio.it/sri-lanka-nuova-vita-biblioteca-249866/

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