A Milano l’altra sera c’era un vento che sembrava d’essere a Trieste senza il mare. Dovevo andare in una vecchia libreria in via Pepe, locali dall’aria stantia che, per contro, propongono titoli selezionati, nessuna biografia dell’ultimo pallonaro, nessun Volo. Arrivavo dal cavalcavia che collega il vecchio quartiere con il nuovo, l’Isola con la terraferma fatta di cristalli, fontane d’acqua bassa e giardini verticali. Ho imboccato la scalinata di cemento che porta nel vecchio rione. È sporca, con le pedate sbeccate, le giunzioni screpolate, coperta da un tappeto di mucci di varia natura. Ho iniziato la discesa con cautela, guardando a terra per non inciampare. Sugli ultimi gradini ho inquadrato un mucchio di stracci colorati con accanto due scarpette da ballerina color rosa, le punte consumate i lacci annodati tra loro in malo modo, forse stretti con rabbia. Erano infilate nella cinta slabbrata del pastrano che copriva il mucchio di stracci, gettato lì, sulla scalinata farcita di cicche. La scenografia intorno era composta da un murales colorato, già un po’ stinto.
Quelle scarpette abbandonate, ho pensato, qualcuna le avrà indossate, ci avrà ballato e anche parecchio, visto lo stato di usura. E adesso dove sarà la ballerina? Starà continuando a ballare indossando un paio di scarpette nuove? Avrà lasciato la danza per viaggiare? O magari per un amore?
Una volta, le donne per amore dovevano sempre rinunciare a qualcosa. E anche adesso, del resto.
Mentre ragionavo, immobile, a metà scala, dal basso ha iniziato la salita una ragazza alta, sottile, le forme perfette, flessuosa e aggraziata. I capelli divisi da una riga in mezzo e raccolti in una crocchia, la bocca grande, il naso diritto, gli occhi sorridevano alle note della musica che aveva nelle orecchie. Ha lanciato un’occhiata distratta alle scarpette da ballo, mi ha sorriso, poi è sparita in cima alla scalinata.
Mi è rimasto il dubbio. Le scarpe saranno state di una disgraziata o di una fortunata? È quasi estate, mi sono detta, sii positiva. Sei uno scrittore fantasma in carne e ossa e hai tanta voglia di un gelato, nonostante il vento. E allora… di sicuro le scarpette le avrà sfilate una giovane donna felice che ha rinunciato alla danza per fare il giro del mondo in barca a vela o per studiare lontano da casa o per seguire un uomo che la deluderà quanto prima. Fa parte del gioco. Intanto… lasciatemi sognare.

Video ORIGINAL – Polina Semionova (HD – Ballet – H. Grönemeyer – instrumental)

 

 

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