Come ghostwriter ricevo anche richieste per la stesura di tesi di laurea. Io scrivo romanzi che talvolta prendono spunto da vicende reali, autobiografie su commissione, ma so bene che oggi la scrittura di tesi è diventata un’attività a livello industriale e comprende pure le prove finali delle lauree triennali. La domanda è in crescita ed è normale in un Paese in cui tutti pretendono di scrivere senza conoscere le regole di base della grammatica e sono in difficoltà perfino nella redazione di una semplice comunicazione all’amministratore di condominio o all’assicuratore. Chi si rivolge a uno scrittore fantasma per la propria tesi lo fa perché non è in grado di argomentare con rigore un ragionamento da sviluppare nella misura di diverse decine di pagine; appartengono a questa categoria molti, moltissimi studenti che, una volta laureati grazie a una tesi “comprata”, entrano nel mondo del lavoro con i piedi poggiati sulle sabbie mobili di uno scarsissimo sapere. Contribuiranno allo sfacelo generale già in atto.
Dite che esagero? Io sono convinta che ciascuno debba possedere le competenze che dice di avere e magari esibisce sul biglietto da visita, non vale “acquistarle” da uno scrittore fantasma. In passato avevo già scritto un post sugli usi e gli abusi del ghostwriting, ma ne riparlo ora perché non più tardi della scorsa settimana ho ricevuto una richiesta di collaborazione per una tesi di laurea che nel testo così recitava: Ho il materiale bibliografico pronto ma nessun interesse di mettermi a scrivere, a partire dall’indice che fatico a mettere a fuoco. Il fatto che tu abbi scritto romanzi mi offre succulenta sicurezza rispetto alla serietà e al risultato finale. Non ho corretto nulla, neppure i refusi, e mentre leggevo non sapevo decidermi tra il riso e il pianto.
Dimenticavo di dire che scrivere una tesi di laurea per conto di un’altra persona è un reato come lo è copiare o acquistare una tesi di laurea scritta da altri. Quindi il reato viene commesso tanto dallo studente, quanto da chi lo aiuta. Mica è cosa da poco, ma se ne parli ti accorgi che il tema non suscita alcun interesse; tra quelli che si degnano di ascoltarti, i più fanno spallucce e dicono che così va il mondo. Però a tutti capita di ricorrere ai servigi di un avvocato, di un architetto e, perché no, di un medico; a quel punto chiediamoci chi tra questi abbia comprato la tesi da un ghost writer e, subito dopo, domandiamoci cosa rischiamo noi, come clienti.

Immagine dal web.

 

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