Di recente, lavorando alla revisione di un saggio ho suggerito all’autore di valutare la possibilità di arricchirlo con una prefazione scritta da una persona autorevole nell’ambito affrontato nel testo. L’autore non aveva preso in considerazione questa possibilità, tuttavia quando gliel’ho prospettata si è reso conto di avere tra le sue conoscenze almeno due persone che con il loro contributo avrebbero potuto dare prestigio alla sua pubblicazione.
A questo punto, alla prefazione si è aggiunta una postfazione, ma non solo: ora il libro contiene anche una introduzione.

Chi abbia l’ambizione di scrivere un libro, da solo o facendo ricorso al’opera di uno scrittore professionista, deve conoscere tutto ciò che è attinente alla sua produzione.

Chi scrive la prefazione e la postfazione di un libro? Cos’é l’introduzione, chi ne è autore? E il prologo cos’è?

La prefazione, come la postfazione quando c’è, sono sempre scritte da qualcuno che non è l’autore del libro e tuttavia ha un ruolo riconosciuto e di prestigio in un ambito in qualche modo correlato a ciò di cui si parla nel testo. Il contenuto è quindi un commento significativo al libro.

L’introduzione, utile soprattutto nei saggi, è scritta dall’autore che in essa spiega cosa lo ha spinto a dare corpo al progetto di scrittura, offre una breve sintesi degli argomenti sviluppati nel testo e indica le possibilità che può aprire a chi leggerà. Il lettore avrà così una specie di guida, utile a orientarlo su ciò che deve aspettarsi nel prosieguo della lettura.

Il prologo accompagna il lettore nell’ingresso alla storia ed è ovviamente scritto dall’autore. In un romanzo può essere una pagina di narrativa mentre in un saggio può raccontare un episodio che sia stato lo spunto per l’avvio della scrittura. In sostanza deve rappresentare una anticipazione del primo capitolo, strattamente correlato al prosieguo della narrazione.

L’epilogo, anch’esso scritto dall’autore, si colloca alla fine della storia allo scopo di dare altre informazioni al lettore magari dando conto del prosieguo della storia stessa oltre l’arco di tempo indicato nel libro. Di solito l’autore sceglie se mettere il prologo o l’epilogo in un testo, raramente include ambedue.

Per finire, ecco un esempio. La bambina con il fucile è un libro che racconta una storia vera; il mio narratore, colui che mi ha raccontato la storia e prima ancora ne è stato protagonista, è Massimiliano Fanni Canelles. Qui, nell’anteprima disponibile gratuitamente su Amazon, potete leggere la prefazione scritta da Davide Giacalone, noto giornalista e scrittore, e il prologo a firma di Massimiliano Fanni Canelles.

Nella foto, la prima pagina della Prefazione scritta da Davide Giacalone per La bambina con il fucile

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