Viviamo in un mondo dominato dall’ansia, dove il tramonto delle ideologie, la crisi socio-economica globale, la precarietà e la solitudine ci stanno riportando a modelli in cui “l’unica certezza è l’incertezza”, come diceva Zygmunt Bauman. Quale futuro ci attende? Siamo in un momento in cui è difficile avanzare qualsiasi ipotesi e per questo dobbiamo cercare di conoscere meglio il presente. In questo quadro è da non perdere la rassegna What’s Up? Il futuro prossimo in 3 film, che intende esplorare i temi della sostenibilità,  della globalizzazione e della rivoluzione digitale.

I tre appuntamenti si svolgeranno  a partire dal 19 febbraio 2019 presso la Fondazione Cineteca Italiana – Area Metropolis 2.0 a Paderno Dugnano (MI).

Inaugura la rassegna, martedì 19 febbraio, il film L’economia della felicità di Helena Norberg-Hodge, Steven Gorelick e John Page, un documentario sulla ricerca di una soluzione per salvare il pianeta. Analizzando il mercato e la società ai giorni nostri, il film mostra un nuovo modo di consumare, con valori legati alla comunità, all’autoproduzione, alla famiglia.

Martedì 5 marzo in programma L’impero dell’oro rosso, un racconto sul lato oscuro dell’industria del pomodoro, e del capitalismo. Tratto dall’omonimo libro di Jean Baptiste Malet (anche coautore del film), ripercorre infatti la storia del pomodoro e della sua industrializzazione, facendo emergere come ai giorni nostri il prezioso ortaggio sia gestito da un capitalismo trionfante e brutale, spesso infiltrato dalla criminalità e del tutto incurante della tutela ambientale.

A concludere il miniciclo, martedì 12 marzo, il film Ti fidi di questo computer? di Chris Paine (2018), che esplora il modo in cui l’Intelligenza Artificiale, ben anticipata come è noto dalla fantascienza, sta iniziando a ridefinire la nostra relazione di fiducia con i computer. Quanto velocemente sta accelerando questa tecnologia e che promesse ci dà? Può davvero costituire una “minaccia esistenziale”? E soprattutto, saremo in grado di controllare ciò che abbiamo creato? Ci si chiede, infatti, se essa inaugurerà un’epoca di potenzialità senza precedenti o se si rivelerà, al contrario, la nostra invenzione finale.

Immagine tratta dal film L’economia della felicità

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