Quante volte per caratterizzare un personaggio, per definire una situazione, per dare sapore a una situazione particolare, o perché ci va, decidiamo di inserire nel nostro romanzo una citazione tratta da un’opera più o meno famosa? È lecito farlo?

Una citazione è la ripetizione di un’espressione che viene riportata in un testo da una persona diversa dall’autore. Una citazione può derivare da un brano letterario ben conosciuto o esplicitamente attribuito al suo autore, ma può essere altresì tratta da un discorso, da un articolo di giornale, da una battuta di uno spettacolo teatrale, da un film o da un brano musicale.

Quando vogliamo inserire nel romanzo che stiamo scrivendo una particolare citazione, sia essa estrapolata da un’opera letteraria, da testi di canzoni o altro, dovremmo usare particolari accortezze. La Legge italiana sul diritto d’autore (Legge 22/4/1941, n. 633) protegge le opere di autori viventi, o scomparsi da meno di settant’anni, così come le traduzioni in lingua italiana di opere straniere che siano cadute in Pubblico Dominio. Parecchie di queste opere rientrano sotto la tutela della SIAE. In particolare la Legge dice che dobbiamo chiedere l’autorizzazione all’uso a chi ne detiene i diritti legalmente, salvo per i testi di pubblico dominio, ma in questo caso occorre operare un altro distinguo: se sono testi tradotti occorrerà chiedere l’autorizzazione per usare la traduzione, infatti l’opera originale e la traduzione sono entrambe soggette a copyright. I testi in pubblico dominio sono opere per le quali è decorso il termine della protezione legale quindi possono essere liberamente utilizzate senza chiedere autorizzazioni né corrispondere alcun compenso. Se invece intendiamo inserire una citazione in un saggio a scopo di critica/commento, possiamo procedere anche senza l’autorizzazione.

È ovvio che in tutti i casi, anche quando ci siamo premurati di acquisire i dovuti permessi ed eventualmente abbiamo corrisposto il compenso richiesto da chi detiene i diritti legali, l’indicazione dell’autore e dell’opera è comunque sempre doverosa.

Detto ciò, oggi troviamo in circolazione una quantità enorme di testi che riportano citazioni di ogni tipo utilizzate senza specifica autorizzazione. In questi casi gli autori operano facendo riferimento all’utilizzo libero di citazione breve, in modo comunque non del tutto coerente con quanto indica la Legge.“Il decreto legislativo n. 68 del 9 aprile 2003, ha reso l’articolo 70 della legge sul diritto d’autore sostanzialmente equivalente a quanto previsto dalla sezione 107 del copyright act degli Stati Uniti. Sarebbero quindi applicabili i quattro elementi che caratterizzano il fair use:
– finalità e caratteristiche dell’uso (natura non commerciale, finalità educative senza fini di lucro);
– natura dell’opera tutelata;
– ampiezza ed importanza della parte utilizzata in rapporto all’intera opera tutelata;
– effetto anche potenzialmente concorrenziale dell’utilizzazione.”

Alla fine, per non ritrovarsi con sgradite sorprese, in caso di dubbio è sempre meglio chiedere un parere legale a un avvocato esperto in Diritto d’autore.

Altre info:
Diritto di citazione
Diritto d’autore

Share: