Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa di Mario Calabresi

Biografie By Marzo 7, 2015 No Comments

7 marzo 2015

 

index web«La lista di nozze comprende 22 letti per adulti, 9 lettini per bambini, culle per neonati, lenzuola, elettrocardiografo, microscopio, lettino operatorio, lampada operatoria, attrezzi per la chirurgia. Deve servire ad arredare la loro nuova casa, un minuscolo ospedale in mezzo a una savana molto arida, terra rossa e pochi arbusti spinosi, nel Nordest dell’Uganda. L’ospedale non esiste ancora e quel posto, chiamato Matany, non l’hanno mai visto, è solo un cerchietto rosso su una cartina.» Gianluigi Rho e Mirella Capra si sposano a Milano nei primi anni Settanta. Lui è ginecologo, lei è pediatra. Si sono appena laureati, hanno poco più di vent’anni. Stilano una lista di nozze molto particolare: invece di argenteria e servizi di piatti e bicchieri, chiedono attrezzature da sala operatoria per un reparto maternità che non esiste ancora ma che loro contribuiranno a creare e a far crescere in anni di durissimo ma gioioso lavoro. Mirella, il 15 luglio 1970, dopo la prima visita all’ospedale in costruzione, scrive una lettera a casa in cui, dopo aver evidenziato una lunga lista di problemi, conclude: «Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa». Mario Calabresi conosce questa storia da quando è bambino: Gigi e Mirella sono i suoi zii. Oggi ha scelto di raccontarla, perché è necessario provare a rispondere ai dubbi, allo scetticismo, allo scoraggiamento di tanti ragazzi che si chiedono se valga ancora la pena coltivare dei sogni. Quella di Gigi e Mirella, ma anche quella di Elia e la sua lampara che ogni notte prende il largo dal porto di Genova o quella di Aldo che rimette in moto le pale del mulino abbandonato della sua famiglia, sono le storie di giovani di ieri e di oggi che hanno saputo guardare avanti con coraggio. Sono storie di ragazzi italiani che non hanno avuto paura di diventare grandi. Edito da Mondadori.

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Professione Ghost Writer: la scelta del self-publishing

Scritture&Scrittori By Marzo 3, 2015 No Comments

independent_istock1-webGrazie all’innovazione digitale e in parte anche alle necessità indotte dalla crisi, l’editoria è diventato un settore ad alta innovazione ed è in continua evoluzione. Il self-publishing, una delle novità più clamorose in questo campo, rappresenta una modalità in cui l’autore è anche l’editore di se stesso e in quanto tale deve assolverne tutte le funzioni. Le piattaforme di servizio ai self-publisher fino a ieri hanno spesso rappresentato una sorta di buco nero che inghiottiva di tutto: testi scritti in un italiano sciatto, trame improbabili o scopiazzate, errori di battitura per non dire di certe impaginazioni e delle copertine rimediate in casa. Un mercato che ha dato ripetute fregature ai lettori. Ora però qualcosa è mutato. All’interno di questa modalità di pubblicazione sono cominciati i distinguo e la qualità è ciò che, come sempre, fa la differenza. Sono sempre di più i Self-Publisher che propongono opere originali e ben scritte, risultato di un serio impegno, di un editing accurato e che vengono presentate in modo professionale. In qualche caso la qualità di questi libri è superiore a quella di prodotti editati da case editrici di rilievo. La distribuzione attraverso piattaforme quali ad esempio, Amazon Kdp (Kindle Direct Publishing), Smashwords e altri consente di andare ben oltre i confini del nostro Paese. Inoltre non sono solo gli esordienti a prodursi in maniera indipendente, anche diversi scrittori già affermati hanno imboccato questa strada. Il self-publishing non è più visto come un ripiego, ma è accreditato culturalmente tanto da essere diventato un’opzione concreta per qualsiasi autore. Adesso per i self-publisher che operano in qualità, diventa imperativo dare evidenza al proprio libro promuovendolo in maniera adeguata. Un’attività necessaria e irrinunciabile se si vuole fare conoscere la propria opera. Per questo occorre che l’autore si metta in gioco, che costruisca la sua piattaforma online, che abbia un seguito sui blog e sui social network.

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Milano, prima Città del Libro

Scritture&Scrittori By Marzo 1, 2015 No Comments

Da marzo a ottobre 2015

 

immagine-webMilano sarà la prima Città del Libro della storia e lo sarà durante l’anno in cui ospita l’Expo, nel 2016 il testimone sarà passato a un’altra città. L’investitura di Milano come prima Città del Libro è stata sostenuta dai promotori della Rete della Città del Libro (il Centro per il libro e la lettura, l’ANCI e la Fondazione per il Libro la Musica e la Cultura di Torino), dal Comune di Milano e dal Comitato promotore di BookCity e porterà a un’azione coordinata e sistemica di moltiplicazione delle occasioni di contatto e di conoscenza fra i lettori e chi scrive, produce, vende, presta, conserva, traduce e legge libri, con l’obiettivo di ridare valore all’atto di leggere e propulsione all’editoria. La città ospiterà quindi, da marzo a ottobre, un ricco programma di manifestazioni di grande visibilità nazionale. A marzo è previsto un incontro delle Città del libro; in aprile verrà dato spazio a un grande progetto nazionale di promozione della lettura rivolto ai non lettori, basato sulla partecipazione attiva dei lettori come ambasciatori; a maggio si svolgerà la Bibliopride, Giornata nazionale delle Biblioteche; in giugno è prevista l’iniziativa Letti di notte e a settembre la mostra Milan, a place to read. Infine, in ottobre si svolgerà l’evento nazionale per il lancio di Libriamoci nelle scuole oltre a un’edizione di Bookcity speciale internazionale per Expo.

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Professione Ghost Writer: incentivi alla lettura, una buona idea

Scritture&Scrittori By Febbraio 27, 2015 No Comments

libreriefeltrinelli1-webUn bonus lettura, un ‘buono spesa’ destinato ai giovani tra i 18 e i 25 anni, per l’acquisto di libri, giornali o abbonamenti a riviste e quotidiani, pagando solo il 25% del prezzo, mentre il 75% verrebbe pagato dallo Stato, fino a un contributo pubblico pari a 100 euro a testa. Questa l’interessante proposta fatta dalla Filiera della carta contro la crisi dei consumi. Considerando una percentuale del 50% di fruitori (su un totale di quasi 5 milioni di giovani tra 18 e 25 anni potenzialmente interessati), con il ‘bonus lettura’ si prevede, come spiegato da Alessandro Nova, dell’università Bocconi nella sua relazione all’incontro annuale della Filiera della carta, editoria, stampa e trasformazione, una domanda effettiva da 328,1 milioni per il settore, pari a un costo effettivo per lo Stato di 246,1 milioni. Inoltre la platea potenziale di 5 milioni di 18-25enni rappresenterebbe, sottolinea Nova, «un volano sicuramente efficace nell’imprimere un impulso importante allo sviluppo di un maggior livello culturale dei (potenziali) lettori». La proposta della Filiera è nata dalla presa d’atto che sono oltre 800 mila le persone che nel 2014 sono uscite del mercato della lettura di libri (dati Istat) mentre nel 2013 hanno smesso di leggere abitualmente un quotidiano 1,9 milioni di persone e un periodico 3,6 milioni di persone. In Italia oltre la metà della popolazione legge meno di un libro all’anno, Il bonus libri potrebbe favorire il consumo di prodotti culturali con indubbi benefici sia per chi vende sia per chi acquista.

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