Secondo del ciclo di incontri del Teatro Astra con la poesia contemporanea “I lunedì dei poeti”. “Terra di poesie”, il titolo della serata.
Reading con i poeti Valeria…
“Nei ricordi di ogni uomo ci sono certe cose che egli non svela a tutti, ma forse soltanto agli amici. Ce ne sono altre che non svelerà neppure agli amici, ma forse solo a sé stesso, e comunque in gran segreto. Ma ve ne sono infine, di quelle che l’uomo ha paura di svelare perfino a se stesso, e ogni uomo perbene accumula parecchie cose del genere“. Fëdor Dostoevskij, Memorie dal sottosuolo, 1864
Giornalista free-lance e scrittore, Andrew Crofts ha scritto moltissimi libri come ghost writer prestando la sua penna a quelle persone che hanno una storia da narrare, ma non sanno…
DESKription è l’allestimento delle scrivanie di celebri creativi che avverrà venerdì 11 aprile dalle 12 alle 14 nell’ambito di una tavola rotonda che inaugura la seconda edizione di Writing…
“Sapere che una certa cosa era condannata a finire eppure cercare allegramente di salvarla: era una caratteristica di mia madre. Avevo finalmente cominciato ad amarla verso la fine dei suoi giorni, quando viveva sola e stava subendo un anno di chemio e radioterapia. … I suoi ultimi dieci anni di vita, che cominciarono con la demenza di mio padre e terminarono con il suo cancro al colon, furono una mano sfortunata che lei giocò da vincitrice”.
L’impianto autobiografico di Zona disagio (titolo originale The Discomfort Zone, 2006) edito da Einaudi, racconta della vita del giovane Franzen fino ai quarant’anni mettendo a fuoco l’arco temporale dell’adolescenza, il rapporto con i fratelli, quello più complesso e contrastato con i genitori, il difficile passaggio all’età adulta che porta con sé il desiderio di diventare indipendente, i primi amori e la scoperta della passione per la lettura e la scrittura. Tutto ciò passando attraverso la vendita della casa dei genitori, dopo la morte della madre, l’apprendimento del tedesco e la passione per il bird watching, in una Zona disagio in cui la memoria ridisegna gli eventi elaborati nel ricordo in modo spesso ironico e al contempo commovente. Da leggere per conoscere meglio l’autore de Le correzioni.
9 aprile 2014
16 aprile 2013, una sera qualunque. Lucia, una giovane avvocatessa di Pesaro, torna a casa dopo essere stata in piscina. Ad attenderla, dentro il suo appartamento, trova un uomo incappucciato che le tira in faccia dell’acido sfigurandola. Le ustioni, devastanti, corrodono anche il dorso della sua mano destra. Quella stessa notte viene arrestato come mandante dell’aggressione Luca Varani, avvocato, che con Lucia aveva avuto una tormentata relazione troncata da lei nell’agosto del 2012 e che, secondo la magistratura, aveva assoldato per l’agguato due sicari albanesi, pure loro poi arrestati. Come avviene in molti, troppi episodi di violenza contro le donne, anche in questo caso è stato l’abbandono a innescare la miccia del risentimento. Lo schema è classico. Il possesso scambiato per amore, la rabbia che diventa ferocia, fino all’essenza della crudeltà: l’acido in faccia. In questo libro Lucia Annibali ripercorre la sua storia con quell’uomo, dal corteggiamento al processo, passa in rassegna i momenti dell’emozione e quelli della sofferenza, racconta l’acido che scioglieva il suo viso e i mesi bui e dolorosissimi, segnati anche dal rischio di rimanere cieca. Per la sua tenacia, la sua determinazione e il coraggio di mostrarsi, oggi Lucia è diventata un’icona, punto di riferimento per tutte le altre donne. Io ci sono, edito da ControTempo, è un libro importantissimo soprattutto per tutte le Lucie ancora prigioniere di un non amore.
Conoscere Roma girandola solo a piedi. Nei luoghi di Moravia è un viaggio nella Roma passata e presente attraverso le descrizione contenute nei Racconti Romani, il libro del grande…