Il primo amore di Renato Tormenta, il protagonista del libro La regola dell’eccesso che ho scritto come ghostwriter ispirandomi a una storia vera, i turbamenti di un ragazzino di diciotto anni alle prese con l’esperienza che gli segnerà la vita. Che tenerezza fa Renato! Tutti siamo stati così, ingenui, disponibili, aperti ad accogliere un altro e poi…

“Voltarono le spalle alla folla e si misero a fantasticare sulle donne che giravano lì attorno e che loro non avrebbero potuto avere. All’improvviso, la ragazza che Renato aveva lumato fu al suo fianco. Era alta, slanciata, con un viso dolce e capelli e occhi castani che sorridevano dritti nei suoi.
«Ciao, vuoi ballare?» Invitarla gli sembrò naturale, ma l’emozione diede alla sua voce un tono alla Bee Gees e arrossì.
Lei si chiamava Rue Mazur, era di origine polacca, aveva già compiuto vent’anni e lavorava come infermiera mentre studiava per diventare medico. Lui mentì sull’età e si aggiunse due anni, almeno così sarebbero stati alla pari.
Ballarono un po’, faceva caldo, Rue scuoteva i capelli a caschetto e a lui arrivò un profumo che gli ricordò qualcosa di lontano. Gli ritornò in mente la donna alla stazione di Roma. Presero due birre e si misero a un tavolino a chiacchierare. Santo fece un cenno con la mano, un saluto con il segno della vittoria, poi sparì”.

da La regola dell’eccesso

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