Oggi il Libraccio mi ha consegnato un libro differente da quello che avevo ordinato. Anche se è la prima volta che capita, la cosa non è strana in sé, un errore può capitare a chiunque, mi sono stupita perché il libro sbagliato è di un genere particolare, per ragazzi: La porta incantata di Geronimo Stilton. Io sono una lettrice seriale, leggo per piacere e leggo per approfondire i temi di cui mi capita di scrivere come ghost writer, acquisto libri usati in modo compulsivo come altre donne acquisterebbero scarpe con il tacco dodici. Del resto ognuno ha i propri difetti. Dopo avere fatto il mio reclamo al Libraccio e in attesa di istruzioni per la sostituzione, ho dato un’occhiata al libro: un fantasy, parte di una saga. La storia è presto detta: dopo aver liberato il Reame degli Elfi dei Boschi dal malvagio potere della Regina delle Streghe, Ombroso, un elfo boschivo, prosegue il suo viaggio verso altri reami ancora sotto il giogo dell’Oscuro Potere. Accompagnato dal potente mago Stellarius e dagli inseparabili amici Regulus, Spica e Robinia, l’elfo giungerà nel Reame degli Gnomi. Qui i perfidi folletti alleati delle streghe, hanno assoggettato il fiero popolo degli gnomi e si sono impossessati delle miniere di esperio, un prezioso metallo con cui vengono forgiate le invincibili armature dei Cavalieri senza Cuore. Gli elfi riusciranno a entrare di nascosto nella città di Bellaroccia e, da qui, aiuteranno gli gnomi a sconfiggere i nefandi e a ritrovare la pietra dell’antico Portale Dimenticato, la missione di Ombroso non è :ora terminata: dovrà affrontare molti altri pericoli, perché lui è l’eletto, il solo che potrà sconfiggere la Nera Regina e riportare la pace nel Regno della Fantasia.
Vabbé, di sicuro non è il mio genere però mi ha colpito la cura con cui è stato confezionato, la grafica, la legenda dei personaggi principali, i disegni all’interno. Il libro ha tutta l’aria di essere intonso, magari è stato il deludente regalo di compleanno ricevuto da un ragazzino che preferisce perdere tempo sul cellulare, perché quello fa parte della dotazione d’obbligo già dall’asilo, invece di leggere.
Ma no! Voglio essere positiva: invece è andato a una bambina che lo ha trattato con rispetto per non sciuparlo, l’ha letto e le è piaciuto, però in casa non hanno spazio. Leggono tutti, i genitori e i figli e  allora riciclano i libri nel circuito dell’usato per dare spazio a nuove letture. Sì, di sicuro è andata così. Adesso lascio un messaggio tra le pagine, lo scrivo su un post it per non sporcare. Il prossimo bambino troverà il mio saluto.
Oppure, tra un po’, libro e messaggio finiranno al macero, chissà!

Nel frattempo, mentre scrivevo questo post, ho ricevuto una e-mail dai tipi del Libraccio: si scusano per l’errore, mi hanno già rispedito il libro che avevo richiesto e mi danno istruzioni per il recupero dello Stilton. Io adoro le persone che sanno far funzionare le cose e non mi costringono a perdere tempo. Purtroppo sono una rarità. Complimenti a quelli del Libraccio anche per la gestione dell’errore.

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