Amo gli animali e da quando lavoro come ghostwriter, anzi da quando ho iniziato a scrivere, c’è sempre stato un cane vicino a me. Ci siamo fatti e ci facciamo ancora buona compagnia. In omaggio a loro continuo la pubblicazione di una serie di poesie, e forse anche di qualche prosa speciale, in cui “senza distinzione di specie e di razza” sono gli animali gli unici protagonisti. Sarò grata a chiunque mi segnalerà dei testi significativi da aggiungere alla raccolta.

04 L’enigma del cane

Il problema non è tanto
che io parlo e lui non mi capisce.
Semmai il contrario: il vero enigma
è il cane, che tutto sa di me
e mai ne riferisce.

Angelo cane

Angelo mio, m’immaginavo
che volassi in uno spazio
siderale e invece
sei comparso a quattro zampe
sotto forma d’animale.
Ora di me si dice che ho perso
il senno e il senso delle
gerarchie e delle proporzioni.
Ma la tua bestiale incarnazione
conferma solo che la metafisica
dimora non in cielo,
ma all’altezza dei talloni.

Parola di cane

Hai solo cinque anni, ma penso
di continuo alla tua morte.
Incapace di godere del momento,
lo brucio nell’angustia
di tua futura, definitiva sorte.
Tu, con la tua anima di cane,
proprio non mi capisci. Mi guardi
ebbro d’amore, inclini la tua testa
e ti smarrisci. «Padrone, mio, che dici?
Con tutto quello che possiamo fare:
rincorrerci, annusarci, baciarci
con la lingua, giocare con i gatti,
cacciare le lucertole, mangiare.
Dai retta a me, padrone mio,
pensa di meno a te
e asseconda il vento.
Svuotato l’io, sarai pieno di vita:
importa poco se per un anno, dieci o cento.

(Franco Marcoaldi_Animali in versi_Einaudi,2006)

 

Franco Marcoaldi (1955) vive da anni sulla laguna di Orbetello. Da Einaudi ha pubblicato i seguenti libri di poesia: A mosca cieca (1992), Celibi al Limbo (1995), L’isola celeste (2000), Animali in versi (2006), Il tempo ormai breve (2008) e La trappola (2012). Altri due suoi libri di versi sono usciti da Bompiani: Amore non Amore (1997), Benjaminowo: padre e figlio (2004). Fra i suoi libri in prosa il più recente è il racconto Baldo (Einaudi 2011), storia autobiografica che narra della relazione tra “Uomo” e Baldo, appunto, un setter gordon scozzese. Per saperne di più su Franco Marcoaldi, segnalo una interessante intervista curata da Nicolò Nisivoccia e pubblicata su Nuovi Argomenti.

 

Grazie a Patrizia Puleio per avermi fatto conoscere Franco Marcoaldi. Patrizia Puleio, milanese, è poetessa e pittrice e in ambedue gli ambiti di attività ha avuto numerosi riconoscimenti. ha partecipato a diverse mostre collettive e personali, è socia dell’Associazione Italiana Acquerellisti e ha pubblicato con le Edizioni Puntoacapo il libro di poesie“Prove di sorriso”; sue poesie e suoi racconti sono apparsi in varie riviste e raccolte, tra cui “Racconti nella rete”, edizioni Nottetempo. Così si racconta: “Sono una a cui piace giocare, esplorare, trovare le cose più nascoste andando oltre l’evidenze e nella pittura (come nella vita) mi piace mettere in risalto la luce e anche l’ombra, che esistono l’una grazie all’altra. Non mi piace la scelta tra il bianco e il nero, e così mi piace che venga fuori il lato solare, come dici tu, ma accanto ad una zona d’ombra, di “ non detto” che poi, come sai, anche nella scrittura è la parte più affascinante“.

Immagine dal web Franco Marcoaldi, Baldo.

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